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La Toscana delle Professioni, 5 anni tra formazione individuale e parità di genere

Il bilancio di fine mandato tra voucher, misure per la conciliazione vita-lavoro, lotta alle discriminazioni. Giani e Nardini: “Patrimonio da valorizzare”

La Commissione professioni – bilancio fine mandato – luglio 2025

Dai voucher per la formazione individuale di professioniste e professionisti alle misure per la conciliazione vita-lavoro, dal tavolo tematico sulla parità agli eventi culturali su discriminazioni e disuguaglianze di genere. La Commissione regionale dei Soggetti Professionali presenta il Documento di fine mandato, che valorizza il lavoro svolto nel corso della presente legislatura.

Un percorso di 5 anni durante i quali il confronto tra Regione Toscana e l’organo consultivo della giunta e del consiglio regionale della Toscana sui temi legati alle professioni intellettuali, presieduto dall’assessora Alessandra Nardini,  ha generato misure concrete, iniziativa politica, attività di sensibilizzazione.

È nostro dovere, soprattutto qui in Toscana, valorizzare l’opera e l’impegno di professioniste e professionisti che costituiscono un pezzo fondamentale del nostro tessuto economico e sociale. Una ricchezza di competenze che costituisce un patrimonio da preservare e potenziare attraverso politiche mirate e condivise” ha sottolineato il presidente Eugenio Giani in occasione della conferenza stampa di presentazione del documento a Palazzo Strozzi Sacrati, a cui hanno partecipato l’assessora al lavoro Alessandra Nardini e i vicepresidenti della Commissione Sandra Vannoni (vicepresidente per le professioni ordinistiche), e Franco Pagani (vicepresidente per le professioni non organizzate in ordini e collegi).

Il confronto con gli ordini professionali, le associazioni di categoria e i singoli professionisti – ha concluso Giani – è una necessità strategica per una governance efficace. Le loro istanze, le loro proposte e la loro esperienza sul campo rappresentano elementi indispensabili per orientare le nostre scelte politiche verso soluzioni concrete e sostenibili”.

“Sono stati 5 anni di lavoro molto fecondi capaci di produrre non solo un confronto costruttivo ma anche interventi concreti per rispondere ai bisogni del mondo delle professioni” – ha rilevato l’assessora Nardini ricordando alcune delle azioni messe in campo nella legislatura-. Interventi che hanno visto l’impegno della Regione, anche attraverso i Fondi Europei, per oltre 8 milioni di euro”.

La Commissione – ha spiegato Nardini –  dimostrato di essere un luogo di confronto vitale in cui abbiamo sperimentato e realizzato un modello partecipativo di governo basato su ascolto, dialogo e co-progettazione”.

In questi anni – ha osservato Sandra Vannoni, vicepresidente per le professioni ordinistiche – abbiamo costruito un modello di collaborazione istituzionale che ha dato voce alle professioniste e ai professionisti, ma le sfide aperte restano molte, a partire dalla sostenibilità economica delle giovani carriere e dalle difficoltà che ancora devono affrontare le libere professioniste sia come disparità economica che discriminazione di genere”.

Questo documento – ha sottolineato Franco Pagani, vicepresidente per le professioni non organizzate in ordini e collegi – non è una conclusione, ma una base su cui costruire. Riassume un percorso di ascolto e collaborazione tra istituzioni e mondo professionale, valorizzando la pluralità delle competenze, sia ordinistiche che non ordinistiche. È un riferimento utile per proseguire con politiche inclusive, capaci di riconoscere il ruolo strategico delle professioni nella coesione sociale e nello sviluppo regionale”.

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