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Il dialogo di Marras e Dika con Coldiretti Pistoia: “Lavoriamo sui temi cruciali del mondo agricolo”

L’impegno della Regione su più fronti per essere presente sui territori, ascoltare e dare risposte alle esigenze locali

L’incontro di Marras e Dika con Coldiretti Pistoia

La tappa a Pistoia dell’assessore all’agricoltura Leonardo Marras e del sottosegretario alla presidenza della Regione Toscana Bernard Dika è stata l’occasione per un momento di confronto importante con i soci Coldiretti di Pistoia. Un incontro preceduto dalla visita al parco del Naturart Village che ospita varietà di splendide piante, un roseto, collezioni di bonsai, piante grasse e cactus.

Presso la sede della Fondazione Giorgio Tesi con il presidente Coldiretti Pistoia Fabrizio Tesi, c’è stato spazio per un focus su alcuni dei principali temi che interessano il mondo agricolo a livello regionale. Dal contrasto alla peste suina africana, alle problematiche del reticolo minore, fino al vivaismo olivicolo. Un’occasione per ribadire la necessità del lavoro comune tra istituzioni e operatori di un settore strategico per l’economia toscana quale quello agricolo.

Un lavoro di squadra in nome dell’agricoltura

“Il confronto con Coldiretti e con gli operatori del territorio è fondamentale per costruire politiche agricole efficaci e realistiche –ha  detto l’assessore  Leonardo Marras-. L’agricoltura toscana è un settore strategico non solo dal punto di vista economico, ma anche ambientale e sociale. Per questo la Regione è impegnata su più fronti. Serve una Regione che accompagni chi lavora ogni giorno nei campi, garantendo competitività, sostenibilità e certezze, soprattutto in una fase segnata dai cambiamenti climatici e dalle sfide del mercato europeo”.

Il metodo vincente: presenza, ascolto e capacità di dare risposte

Secondo Bernard Dikail valore di questo confronto sta nel metodo: presenza, ascolto e capacità di dare risposte. La Regione vuole costruire le proprie scelte partendo dai territori, affrontando insieme questioni decisive come il contenimento della fauna selvatica e il contrasto alla PSA, la manutenzione del reticolo idrico minore, la realizzazione di invasi per fronteggiare la siccità e ridurre il rischio idraulico. Accanto a questo, servono semplificazione delle procedure – a partire dalle serre temporanee – rapidità nelle autorizzazioni per non perdere competitività rispetto al mercato europeo e un forte investimento sulla formazione professionale per accompagnare i giovani verso il lavoro in agricoltura. Solo così possiamo tutelare il territorio, sostenere chi investe e garantire sviluppo e futuro alle nostre comunità”.

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