Innovazione/

Lucca è la prima città smart in Europa amica degli animali grazie al progetto dell’Università di Pisa

Grazie a IN-HABIT sono stati creati 15 km di “animabili”, percorsi smart pensati per favorire l’interazione tra persone e animali, e valorizzata la pet economy

Lucca vista dall’alto della Torre Guinigi - © Marta Mancini

Lucca è diventata un laboratorio di innovazione urbana e sociale che valorizza gli animali come risorsa pubblica per il benessere della comunità grazie a IN-HABIT, il progetto dell’Università di Pisa che si è chiuso dopo cinque anni con un bilancio positivo. Tra i risultati raggiunti ci sono 15 km di percorsi “animabili”, nuovi servizi con animali per persone fragili, una spinta alla pet economy con nuove imprese nate dalla relazione uomo-animale

Dai percorsi smart ai percorsi educativi

Promosso dal Dipartimento di Scienze Veterinarie dell’Università di Pisa, in collaborazione con il Comune di Lucca e LuccaCrea, IN-HABIT ha trasformato la città toscana nella prima in Europa a dotarsi di una politica integrata uomo-animale, fondata sul principio della “One Health”, ovvero di “salute unica”, capace di generare valore sociale, culturale ed economico.

In cinque anni di attività, IN-HABIT ha rigenerato lo spazio urbano e la vita cittadina attraverso la creazione di 15 chilometri di “animabili”, percorsi smart associati ad aree relazionali pensati per favorire l’interazione tra persone e animali.
Il progetto ha coinvolto la cittadinanza aprendosi a una dimensione sociale e culturale. Centinaia di studentesse e studenti delle scuole primarie e secondarie hanno partecipato a percorsi educativi di coprogettazione urbana. Una delle attività è stata la sperimentazione di “CityPets”, un gioco di carte sulla gestione responsabile degli animali in città.

“Il progetto ha creato una piattaforma di partecipazione che ha coinvolto cittadini, amministrazioni pubbliche e associazioni – spiega la professoressa Chiara Mariti dell’Ateneo pisano – i risultati hanno evidenziato la capacità degli animali a ridurre l’ansia e facilitare il dialogo e il confronto anche in situazioni complesse, come quella degli anziani nelle RSA, ma anche creare opportunità economiche per giovani e donne a supporto di un benessere e una salute inclusiva”.

Il team di IN-HABIT

La valorizzazione della pet economy

Ma al centro di IN-HABIT ci sono stati anche gli anziani e le fasce più deboli della popolazione, con interventi assistiti con animali nelle residenze sanitarie e l’ideazione di un servizio di pet care per persone fragili.
IN-HABIT ha poi valorizzato la pet economy: sono stati avviati 35 progetti imprenditoriali, dal turismo pet-friendly alla gestione innovativa dei servizi per animali, offrendo nuove prospettive di lavoro, soprattutto per giovani e donne.

“I pet in Italia sono in numero superiore agli abitanti ed oltre la metà delle famiglie ha deciso di condividere la propria vita con degli animali. A questi si aggiungono gli animali presenti in natura che rappresentano fonte di biodiversità e di contatto con la natura di estrema importanza per i cittadini – sottolinea il professore Francesco Di Iacovo dell’Università di Pisa, coordinatore di IN-HABIT – da questo punto di vista, il progetto ha messo in luce un grande potenziale in termini sociali ed economici, la nostra ambizione è di replicare anche altrove il modello sviluppato a Lucca per avviare percorsi di innovazione capaci di dare nuove risposte ai bisogni emergenti nelle città”.

I più popolari su intoscana
intoscana
Privacy Overview

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.