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Riapriamo la scuola in sicurezza a settembre: mille in piazza a Firenze

Ieri nel capoluogo toscano e anche a Pistoia si è tenuta la manifestazione del comitato “Priorità alla scuola” organizzata in tutta Italia per chiedere certezze sul ritorno in aula

Un migliaio di manifestanti ieri sono scesi in piazza Santissima Annunziata a Firenze per la manifestazione organizzata dal comitato “Priorità alla scuola”, nell’ambito di una mobilitazione a livello nazionale che vede iniziative anche in altre città. 
“Siamo distanti, ma uniti per rivendicare un diritto costituzionalmente garantito, il diritto alla scuola”, ha affermato Costanza Margiotta, docente e portavoce del comitato a Firenze, che lamenta come il governo non abbia portato allo scoperto “nessuna idea concreta sul come riaprire la scuola: noi ce le abbiamo, e vogliamo che il ministro Azzolina ci ascolti”.
Il comitato ha già raccolto online oltre 82mila firme, per chiedere al Governo più insegnanti, assunzione dei precari, più personale Ata, più scuole e più risorse per la scuola pubblica, con l’obiettivo di una riapertura “in sicurezza, dando priorità alla didattica in presenza”, a settembre. “Sono tanti soldi – ha detto Margiotta – ma noi crediamo che la scuola li meriti”.

“Non esiste che la scuola manchi fra le priorità nell’agenda di governo in una fase come questa” ha commentato il vicesindaco di Firenze Cristina Giachi, che ha partecipato alla manifestazione di piazza Santissima Annunziata. “Non esiste – ha aggiunto – che non si dia una risposta ai ragazzi: questa piazza ha ragione, chiede una cosa sacrosanta, che abbiamo chiesto a tutti i livelli istituzionali”.
In piazza anche l’assessore comunale all’istruzione di Firenze, Sara Funaro. “Siamo riusciti a fare passi avanti attraverso la possibilità di fare i centri estivi – ha spiegato – ma abbiamo detto in maniera molto chiara che ora bisogna avere certezze per la ripartenza a settembre. Come Comuni stiamo avanzando proposte, ma servono risposte in tempi certi e brevi, se no rischiamo di non essere in grado. I nostri bambini hanno bisogno di tornare a scuola a settembre in presenza, e c’è bisogno di non avere didattica alternata: la didattica a distanza è servita per l’emergenza, ma il rischio di creare disparità sociali è troppo grande”.

Manifestazione dei “Priorità alla scuola” anche a Pistoia, dove sono scesi in piazza Duomo con gli striscioni un centinaio di insegnanti. “Una manifestazione – spiega Francesca Sensi, del comitato “Priorità alla scuola” – per chiedere al ministro dell’istruzione e al presidente Conte risposte chiare adesso, immediate, su cosa sarà dei nostri ragazzi quando torneranno a scuola a settembre. Torneranno? E come torneranno? In quali aule, in quali scuole? Non vogliamo risposte che parlino ancora di sperimentazioni, di didattica a distanza, classi dimezzate e turni. La didattica si fa a scuola, la didattica a distanza – ha detto ancora Sensi – non è didattica, è una soluzione di emergenza, in una situazione di emergenza. Deve essere un’esperienza che abbiamo utilizzato perché non c’era alternativa, ma che adesso deve essere archiviata”. 

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