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© Luisa Carcavale

Musica /

Marco Masini trentacinque anni di musica e uno sguardo sempre avanti

Il cantautore toscano sarà in concerto il 25 ottobre al Nelson Mandela Forum di Firenze con il tour “Ci vorrebbe ancora il mare” che ha già registrato il tutto esaurito nella prima data romana

Il 2025 è un anno speciale per Marco Masini, che celebra due importanti anniversari: i trentacinque anni di carriera e i trent’anni dall’uscita de Il cielo della Vergine, il suo quarto album in studio.

Un doppio traguardo che l’artista fiorentino festeggia con il tour “Ci vorrebbe ancora il mare”, partito in estate e ora protagonista nei palasport e nei teatri di tutta Italia.

la sfida è restare coerente con la propria identità adattandosi a un suono diverso. Il tempo ti fa diventare un uomo, e non puoi permetterti di restare indietro”

Dopo il tutto esaurito al Palazzo dello Sport di Roma, Masini si prepara ai concerti del 24 ottobre all’Unipol Forum di Milano e del 25 ottobre al Nelson Mandela Forum di Firenze, per poi proseguire fino al 5 dicembre, data conclusiva della tournée al Teatro Colosseo di Torino.

“Quando stai su un palco guardi sempre avanti – racconta Masini in una lunga intervista all’ANSA– perché davanti a te ci sono tanti ragazzi che ti danno la sensazione di avere un’autostrada verso nuovi obiettivi. È come una grande discesa a tutta velocità, dove ti senti invincibile”.

Durante il tour, il cantautore alternerà i brani che hanno segnato la sua storia – da Disperato a Ci vorrebbe il mare, da T’innamorerai a L’uomo volante – ai brani dell’ultimo album 10 Amori.

Marco Masini: un artista in costante mutamento

“Non è una questione di bilanci – spiega – ma di evoluzione. Per chi, come me, arriva dagli anni Settanta, la sfida è restare coerente con la propria identità adattandosi a un suono diverso. Il tempo ti fa diventare un uomo, e non puoi permetterti di restare indietro”.

Crescendo cambi, e il tempo ti plasma. Continuo a lasciarmi contaminare da ciò che ascolto. È il modo migliore per restare in movimento

Con la curiosità che lo contraddistingue, Masini guarda anche alle nuove generazioni: “I giovani oggi ti insegnano molto. Da loro puoi imparare una nuova struttura, un nuovo modo di costruire canzoni. È importante ascoltare ciò che accade intorno, perché ci sono cose belle che meritano attenzione”.

Tra le ricorrenze del 2025 anche i trent’anni de Il cielo della Vergine, l’album che conteneva Bella stronza, uno dei brani più iconici della sua carriera.

“La musica ha una grande fortuna – commenta – perché quando certe storie si ripetono, una canzone diventa evergreen: continua a parlare con la stessa forza e la stessa emozione, anche dopo tanti anni”.

Dal debutto a Sanremo nel 1990 con Disperato a oggi, Marco Masini ha attraversato epoche, generi e sonorità diverse, mantenendo intatta la propria autenticità.

“La mia è un’evoluzione naturale – conclude – perché crescendo cambi, e il tempo ti plasma. Nei primi dischi si sentivano le influenze dei Toto o degli Eagles, oggi continuo a lasciarmi contaminare da ciò che ascolto. È il modo migliore per restare in movimento”.

MARCO MASINI credits Cosimo Buccolieri 

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