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Il New York Times incorona la Maremma destinazione top: il tour tra butteri, natura selvaggia e laguna

Un lungo reportage su uno dei giornali più autorevoli del mondo racconta il viaggio nel cuore autentico della Toscana, con tappe fuori dai soliti itinerari alla scoperta di tradizioni e tesori senza tempo

transumanza Maremma butteri - © Da Appennini a Maremma

L’avevano già definita “uno stile di vita, più che una meta”, ora il New York Times ritorna in Maremma e rinnova la promessa di amore incondizionato per la sua natura aspra e selvaggia, profumata e generosa. E sono solo alcuni degli aggettivi che vengono snocciolati nel lungo reportage di uno dei giornali più famosi e autorevoli al mondo, a firma di Laura Rysmann.

Assoporando la Maremma, il titolo del reportage

Il viaggio parte tra gli uliveti de La Pescaia, nel comune grossetano di Roccastrada, “una tenuta di campagna trasformata in locanda idilliaca che incarna per me una fantasia di felicità pastorale”, scrive la giornalista che sintetizza così il suo viaggio: “Ho fatto un tuffo nella campagna, con gite a cavallo, escursioni, gite in bicicletta, nuotate in spiagge protette e sessioni di terapia con gli asini”.

In Maremma di natura ce ne è tanta e detta regole ancestrali. Regole che per seguirle richiedono l’abbandono dei ritmi “da città” verso un nuovo modo di affrontare il quotidiano, più lento e reattivo verso sensazioni e percezioni. Uno stile di vita diverso, appunto, da assaporare in una vacanza fuori dalle solite mete gettonate e istagrammabili.

Parole entusiaste per i butteri, “i cowboy della Maremma (e alcune moderne cowgirl)”, e le loro tradizioni che scavano nella storia fino agli Etruschi. Tappa obbligata quindi nella Tenuta di Alberese, gestita con il supporto della Regione Toscana, per una esperienza da ricordare tra cavalcate e tramonti mozzafiato, e il parco della Maremma “grande più di Manhattan”. E poi il cibo, il buon cibo, che sorprende perché riesce ad essere ricercato utilizzando le materie prime del territorio, riportando nel presente le antiche tradizioni (quando il chilometro zero era una necessità più che un valore aggiunto). Come accaduto a Castiglione della Pescaia.

Il viaggio nel cuore della Toscana selvaggia

Ma è la natura a dominare il viaggio, nei tempi e nei percorsi. Da Civitella Marina e la sua campagna rigogliosa si arriva nel borgo di Pereta, nemmeno 70 anime, in cui sorge la Locanda sospesa, una stupenda villa trasformata in struttura ricettiva. Da qui è facile raggiungere le Terme di Saturnia.

Altro scenario, altra vacanza: la laguna di Orbetello. Qui la pesca è l’attività guida e la bici il mezzo di trasporto ideale per attraversare questo lembo di terra toscana che si tuffa nel mare.

Le spiagge scelte per un ultimo tuffo sono quella della Feniglia e quella sotto la torre di Collelungo, nei luoghi tra terra e mare che esprimono l’essenza stessa della Maremma con il salmastro che addensa l’aria e il profumo di resina. Luoghi ideali, conclude il reportage del New York Times, “per far parte della natura selvaggia della Maremma”.

Qui l’articolo completo.

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