OPINIONE/

La nudità del David fa paura. Invito i genitori a rileggersi la Bibbia

La storica dell’arte Cristina Acidini Luchinat, presidente della Fondazione Casa Buonarroti di Firenze risponde alle polemiche provenienti dagli USA

david di michelangelo

È di venerdì 24 marzo l’incredibile notizia che un’insegnante della Classical School di Tallahasse in Florida è stata licenziata per aver mostrato ai suoi studenti le immagini di alcuni capolavori di Michelangelo, fra cui la statua del David conservata alla Galleria dell’Accademia (e la cui copia si trova da anni in piazza della Signoria a Firenze) e l’affresco della Creazione di Adamo della volta della Cappella Sistina.

Alcuni genitori hanno ritenuto il nudo del David un’immagine pornografica e hanno protestato con il consiglio di amministrazione che si è visto costretto a licenziare l’insegnante Hope Carrasquilla.

Il fenomeno non nasce con questo episodio, questo è clamoroso, ma ce ne sono stati altri in passato, sono parte di un revisionismo culturale molto preoccupante.

Sono stati numerosi i casi di opere d’arte con nudi maschili o femminili censurati sui social network, oppure recentemente il caso della copia del David di Michelangelo a Dubai in cui hanno dovuto immergere la statua in un pozzo perchè non fosse completamente visibile.

Sono casi preoccupanti di come un’immagine storicamente prestigiosa, consolidata e accettata dalla cultura occidentale se non globale viene via via messa in discussione.

Il caso americano di cui ho letto le interviste ai responsabili della scuola, le reazioni dei genitori che si sono lamentati, va visto a mio avviso in questo modo: la protesta per aver mostrato il David è nata dal fatto che le famiglie non erano state avvertite prima. L’anno precedente erano state avvertite e non era successo nulla.

È qui il nodo preoccupante, che sia necessario avvertire le famiglie per mostrare immagini che vengono definite “controverse”, il fatto che il David una delle sculture più famose nel mondo sia definito “controverso”.

Non è solo una differenza culturale tra Europa e Stati Uniti quello in cui viviamo è un momento storico in cui si considera il patrimonio di cultura, storia, immagini della nostra civiltà come controverso appunto, non accettato ma soggetto a revisione ed eventualmente censura.

La Storia con la “s” maiuscola è sempre stata reinterpretata e rivista, ma rinnegarla è veramente grave, si rinnega il diritto di un capolavoro dell’arte di essere visibile a tutti.

Le statue abbattute in Oriente o le statue di Cristoforo Colombo eliminate dalle piazze americane, fanno parte della così detta “cancel culture”, cancellare cioè quello che vogliamo ripudiare anche se è esistito.

Io inviterei i genitori che hanno protestato a rileggere la Bibbia, là dove racconta che il pastorello David affrontò il gigante Golia nudo, perchè Dio lo proteggeva. Rileggano la Bibbia visto che sono tanto puritani e capiranno che cos’è veramente il David.

Il David di Michelangelo
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