OPINIONE/

Ripartire dalle idee e dalle relazioni, uno sguardo al futuro con Primavera d’Impresa

Si chiude l’edizione 2022 del concorso dedicato alle piccole aziende innovative e l’ideatrice, Cristina Nati, fa un bilancio e guarda avanti: “Difficoltà, certo, ma la voglia di rilanciarsi e di confrontarsi è tanta. Il 2023 sarà nel segno della digitalizzazione”

primavera impresa 2022

Tranquillità. È la parola chiave della ripartenza e dell’edizione 2022 di Primavera d’Impresa: tutti i partecipanti – siano partner, aziende, semplici cittadini – hanno ascoltato, fatto domande, si sono confrontati. Il tutto, lo ripeto, con estrema tranquillità. Il successo è stato evidente: dopo gli anni di Covid era troppa la voglia di rivedersi in presenza, di poter scambiare due parole, perché questo arricchisce se fatto in modo costruttivo.

Nella due giorni al Palazzo dei Congressi sono emersi vari punti interessanti, sia lato aziende, che istituzioni. Lato aziende ci sono stati incontri B2B per sviluppare nuovi progetti o migliorare quelli che sono già attivi. Lato istituzioni c’è stata una grande partecipazione: il ministro Orlando, non potendo partecipare di persona, ha inviato un messaggio non di forma, ma entrando nel merito del lavoro, del benessere e della qualità della vita. Ha chiesto di fornirgli una serie di proposte e il clima è stato quello di piena collaborazione, tanto che sono venute fuori molte idee.

Lavorare insieme ci porta più lontano, è la condivisione il modo vincente

Naturalmente, dopo la pandemia, abbiamo trovato aziende con molta difficoltà ma al tempo stesso pure altrettanta voglia di rinascere, rifondarsi, trovare nuovi modi di svilupparsi e fare business. Siamo in Toscana, in passato terra di campanili: questo momento ci ha però fatto capire che lavorare insieme ci porta più lontano, è la condivisione il modo vincente. Tutto ciò vale per la Toscana e per il resto d’Italia: d’altronde, su 116 aziende candidate a Primavera d’Impresa, 95 sono sì toscane, ma le altre provengono da fuori regione.

Il discorso è da generalizzare e non è banale dire che insieme davvero più forti. Far confrontare aziende, giovani, istituzioni fa parte del percorso di rinascita dell’intera Italia e io già penso all’edizione 2023: vogliamo parlare di digitalizzazione perché la tecnologia, se usata bene, ci può aiutare in tutti i settori. Dal turismo alle innovazioni tecnologiche nel mondo dell’ambiente. Viviamo in un mondo dove le persone per fortuna sono ancora centrali: se le uniamo e potenziamo tutto con  la tecnologia, possiamo toglierci delle soddisfazioni.

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