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Parco di Baratti e Populonia, una lunga estate di scavi per tre università italiane

Le ricerche sono condotte in aree accessibili ai visitatori per consentire di osservare direttamente il dietro le quinte del lavoro degli archeologi

Gli scavi archeologici al parco archeologico di Baratti e Populonia dell’Università di Siena

Il Sistema dei parchi della Val di Cornia con i suoi parchi e musei archeologici si conferma laboratorio a cielo aperto e modello virtuoso di sinergia tra istituzioni, enti territoriali e mondo accademico. Ricerca, tutela, valorizzazione e formazione sul campo vengono portati avanti anche quest’anno grazie alla gestione della Società Parchi Val di Cornia e all’accordo di valorizzazione sottoscritto da MiC, Regione Toscana e Comune di Piombino.

Il Parco archeologico di Baratti e Populonia ospiterà un’intensa attività di ricerca archeologica prevista dal Piano Strategico di Sviluppo del Parco e debitamente inserita nella cornice delle concessioni ministeriali.

“Un lavoro che rappresenta, ancora una volta, la concreta espressione del principio guida dell’azione della Società Parchi Val di Cornia e che risponde pienamente al mandato affidatoci dai Comuni soci: riconoscere nella ricerca archeologica il fondamento imprescindibile per una tutela consapevole e rigorosa, capace di aprire la strada a percorsi di valorizzazione e gestione sostenibile del nostro straordinario patrimonio culturale” dichiara l’amministratore delegato Parchi SpA, Mauro Tognoli.

Gli scavi archeologici al parco archeologico di Baratti e Populonia dell’Università di Pisa

Il calendario di scavi e ricerche

Fino al 14 giugno, l’Università di Pisa – Dip. Civiltà e Forme del Sapere, sotto la direzione del professore Fabio Fabiani, sarà impegnata all’Acropoli di Populonia in nuove indagini nell’area retrostante i templi.

Dal 15 giugno al 28 luglio, tornerà all’Acropoli l’Università di Siena – Dipartimento di scienze storiche e dei beni culturali con il professore Stefano Camporeale e le Università di Oxford e di Tübingen, concentrandosi sulla zona della Domus e dell’area prospiciente Le Logge.

Infine, dal 29 giugno al 12 luglio, l’Università di Padova – Dipartimento dei Beni Culturali, guidata dalla professoressa Caterina Previato, condurrà rilievi e indagini non invasive presso la cava della Necropoli delle Grotte.

Gli scavi archeologici al parco archeologico di Baratti e Populonia dell’Università di Padova

La formazione incontra l’esperienza culturale

Da anni le campagne di scavo si susseguono in un’ottica di formazione sul campo per le nuove generazioni di archeologi. Confermano inoltre l’interesse scientifico verso il sito e testimoniano il ruolo strategico della ricerca nel definire le linee di sviluppo per una valorizzazione autentica del parco.

Un elemento distintivo del Parco è l’integrazione tra scavo archeologico e fruizione pubblica: le indagini sono condotte in aree accessibili ai visitatori, che possono osservare direttamente il lavoro degli archeologi, scoprendo il “dietro le quinte” della ricerca sul campo.

Le zone di scavo entrano così nei percorsi guidati, arricchendo l’esperienza culturale con momenti di incontro tra pubblico e ricercatori. Fondamentale, in questa visione, è la collaborazione quotidiana tra archeologi e personale del parco: un lavoro sinergico che consente di trasformare ogni campagna di scavo in un’opportunità di conoscenza, partecipazione e crescita collettiva.

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