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Pisa, nascerà un nuovo museo in Piazza dei Miracoli

Lo spazio destinato a ospitare le opere premedievali. Tutte le strade adiacenti saranno lastricate con pietra arenaria al posto dell’asfalto

Piazza dei miracoli a Pisa

Un nuovo museo in piazza dei Miracoli e la lastricatura in pietra arenaria di tutte le strade della piazza sono le principali novità emerse durante la presentazione dell’Opera Primaziale dei risultati del restauro dei paramenti interni al Battistero di piazza Duomo a Pisa.

Questo lavoro – spiega il presidente Andrea Maestrellisi inserisce in una cornice d’interventi manutentivi che vede e vedrà nei prossimi due anni la Primaziale Pisana impegnata in un’imponente campagna di progetti conservativi”.

A cominciare, aggiunge Maestrelli, “dal nuovo progetto di museo delle opere antichi premedioevali che sarà collocato negli spazi adiacenti al Camposanto monumentale (dove una volta era conservato il ciclo degli affreschi del Trionfo della Morte) con una commissione scientifica presieduta da Salvatore Settis e con i progettisti dello studio Guicciardini&Magni di Firenze“.

Inoltre “stiamo completando il restauro materico della facciata del transetto nord della Cattedrale ed è intenzione spostarsi sul transetto di San Ranieri e proseguono i lavori di restauro interni del transetto del Santissimo Sacramento con le ultime due fasi che riguardano le due navate laterali per riprendere le volticciole e le colonne oltre che revisionare i quadroni”.

Infine, Maestrelli ha spiegato che è “in corso il restauro del giardino della Limonaia antistante l’archivio diocesano che fu realizzato alla fine del XVIII secolo con un progetto che richiama l’impianto settecentesco disegnato secondo il modello all’italiana diviso in viali ricoperti di ghiaia e varie aiuole”.

Ma “con l’amministrazione comunale – conclude – stiamo sviluppando congiuntamente un progetto per dare avvio a una nuova pavimentazione della Piazza del Duomo in lastricati in pietra arenaria in sostituzione delle aree al momento in asfalto. A questo progetto, di cui abbiamo già i primi riscontri con la Soprintendenza, si è mostrata interessata anche la Fondazione Pisa a dimostrazione che il lavoro tra istituzioni può portare a risultati vantaggiosi e costruttivi per la città”.

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