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Robotica e parità di genere: due progetti della Sant’Anna di Pisa finanziati dal NextGenerationEU dell’Unione Europea

“HAND2” sviluppa protesi di mani semi-autonome in grado di gestire intuitivamente l’interazione persona-oggetto, mentre “LEAD” affronta l’impatto delle donne manager sulla sostenibilità delle imprese

La mano robotica del progetto HAND2 - © Prensilia

Due progetti della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa hanno ricevuto un prestigioso finanziamento nell’ambito del programma “Young Researchers 2024 – MSCA”, finanziato dall’Unione Europea (piano Next Generation UE) e promosso dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR). Si tratta di HAND2, coordinato da Enzo Mastinu, ricercatore presso l’Istituto di BioRobotica, e LEAD, coordinato da Maria Rosa De Giacomo, ricercatrice presso il Centro di Ricerca Interdisciplinare sulla Sostenibilità e il Clima.

Sensoristica e AI per mani protesiche semi-autonome

Il progetto HAND2 ha una durata triennale ed è la prosecuzione del progetto HAND, finanziato dal programma Marie Skłodowska-Curie Actions dell’Unione Europea. L’obiettivo è lo sviluppo e la validazione di metodi per mani protesiche semi-autonome dall’interfaccia persona-macchina mioelettrica convenzionale. Perfezionando e finalizzando il lavoro portato avanti nel progetto su sensoristica moderna e intelligenza artificiale, e modellazione dei movimenti di “reaching”, HAND2 punta a sviluppare un sistema protesico completo in grado di gestire intuitivamente le fasi principali dell’interazione persona-oggetto, dalla pianificazione della presa al raggiungimento, fino alla presa vera e propria per la manipolazione.

“Le mani protesiche semi-autonome possono rappresentare una svolta – spiega Enzo Mastinu – trasformando in definitiva la visione convenzionale di una mano protesica da uno strumento a un dispositivo più complesso che interagisce in modo intelligente con l’utente e con qualsiasi oggetto” dichiara Enzo Mastinu.

Il sistema sviluppato sarà in grado di riconoscere l’oggetto a distanza, ottimizzare ed eseguire le traiettorie delle dita per la presa e riconoscere le proprietà dell’oggetto per garantire una presa adeguata una volta che è a contatto con la protesi.

Donne manager e sostenibilità delle imprese

Il progetto LEAD invece unisce i temi relativi a leadership, politiche di genere e sviluppo sostenibile per affrontare un tema attuale in modo innovativo: l’impatto della presenza di donne in ruoli di leadership sulla performance sostenibile delle imprese, nelle dimensioni economica, ambientale e sociale.

“Il progetto adotta un approccio integrato e interdisciplinare, che combina analisi quantitative su indicatori di performance e sostenibilità aziendale e indagini qualitative finalizzate a esplorare le dinamiche strategiche e i modelli decisionali adottati” sottolinea Maria Rosa De Giacomo.

Il progetto, dalla durata triennale, mira ad analizzare attraverso un rigoroso approccio causale l’effetto della leadership strategica femminile sulle performance di sostenibilità delle imprese; e a studiare i processi cognitivi e decisionali alla base delle scelte strategiche, per identificare i meccanismi che guidano le decisioni manageriali in ambito sostenibilità.

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