La Savino del Bene Volley ha conquistato il Mondiale per club per la prima volta nella sua storia alla prima partecipazione a questa competizione internazionale. La vittoria è arrivata in una storica finale tutta italiana dove Scandicci si è imposta per 3-1 (30-28, 25-19, 21-25, 25-23) contro le campionesse uscenti della Prosecco DOC Imoco Conegliano, una vittoria che sa di rivincita contro Conegliano, che aveva avuto la meglio nella finale dell’ultima Champions League. Oltre al titolo, le toscane si portano a casa anche il titolo di MVP andato a Ekaterina Antropova, trascinatrice, a cui è stato conferito anche il premio come miglior opposto del torneo, alla capitana Maja Ognjenović il premio come miglior palleggiatrice e a Avery Skinner quello di miglior schiacciatrice.

© volleyballworld
Il percorso della Savino Del Bene Volley a questo Mondiale per club è stato semplicemente perfetto: cinque vittorie su cinque gare, 15 set vinti e uno solo perso, per una competizione dominata dall’inizio alla fine.
A San Paolo la finale si è accesa fin dai primi scambi, con un primo set giocato sul filo dell’equilibrio e della tensione. Conegliano ha provato a imporre il proprio ritmo, ma Scandicci è rimasta sempre agganciata alla partita, trovando continuità con Antropova e solidità a muro. Conegliano scappa fino al +6, arriva a disposizione di quattro set point, ma la Savino Del Bene Volley non muore mai: Antropova e Skinner guidano una rimonta straordinaria. Nel finale punto a punto, le toscane hanno avuto il merito di annullare quattro set ball (negli ultimi anni l’unica squadra ad annullare quattro palle set a Conegliano era stata proprio Scandicci in gara 1 di finale scudetto) prima di chiudere ai vantaggi sul 30-28, approfittando dell’attacco out di Zhu Ting.
Il colpo incassato ha cambiato l’inerzia della gara. Nel secondo set la Savino del Bene ha alzato ulteriormente il livello, soprattutto in difesa, trasformando ogni pallone in un’occasione per fare male. Antropova ha guidato l’attacco, Skinner ha dato profondità e continuità, mentre la fase muro-difesa ha limitato le soluzioni offensive di Conegliano. Il 25-19 racconta di un set praticamente sempre in controllo, in cui Scandicci ha imposto il proprio gioco con personalità.
Conegliano, abituata a queste partite, non si è però arresa, anzi. Nel terzo parziale le venete hanno ritrovato ordine e incisività, trascinate da Haak e Gabi, riuscendo a scavare un margine che Scandicci non è riuscita a colmare. Il 21-25 ha riaperto la finale, riportando equilibrio e tensione in campo, che però non ha scoraggiato le toscane.
Il quarto set è stato quello della maturità. Scandicci ha saputo resistere ai tentativi di rientro di Conegliano, trovando ancora in Antropova e Skinner i punti pesanti e in Nwakalor (che avrebbe certamente meritato il premio come miglior centrale, andato invece a Lubian e a Adenizia) e Weitzel un contributo decisivo a muro. Sul 21-21 la partita si è decisa nei dettagli: il mani out di Antropova ha regalato il primo match point, chiuso subito dall’attacco di Bosetti per il 25-23 che ha fatto esplodere la festa toscana.

Una vittoria storica, costruita con qualità tecnica, organizzazione e una solidità mentale che ha fatto la differenza nei momenti chiave. “Siamo campioni del mondo – ha commentato a fine gara Marco Gaspari, che dopo numerose batoste contro Conegliano quando sedeva sulla panchina di Milano, si è preso una bella rivincita –. Le ragazze hanno fatto qualcosa di incredibile. Arrivare qui con poca esperienza internazionale e riuscire a imporsi non era scontato. Per due set abbiamo giocato una partita praticamente perfetta e anche dopo aver perso il terzo siamo rimasti sempre dentro la gara”.
Il tecnico ha voluto sottolineare il percorso della squadra e l’importanza di non dare nulla per scontato: “Questo trofeo deve darci ancora più fame. Non dobbiamo avere presunzione, ma tornare in Italia consapevoli che il lavoro paga e continuare su questa strada”. Infine, una dedica personale: “Permettetemi di dedicare questo successo a mio papà (Luciano Gaspari, nome di spicco nel mondo dell’arbitraggio pallavolistico internazionale, ndr)“.
Non solo a San Paolo, i festeggiamenti si sono scatenati anche a Scandicci dove i tifosi si erano radunati, grazie all’iniziativa dell’amministrazione comunale, nella sala consiliare per assistere tutti insieme alla finale.