Innovazione/

SpaceLab, nel Chianti il laboratorio che porta i giovani nello spazio

La struttura è dedicata all’utilizzo delle tecnologie spaziali, cultura e formazione scientifica degli studenti e dei giovani diversamente abili

Spazio

Dal laboratorio SpaceLab nascerà la prima comunità educante d’Italia. E’ questo l’obiettivo, oggi concreto, che porterà alla realizzazione nel comune di Barberino-Tavernelle – del primo laboratorio italiano sull’utilizzo delle tecnologie spaziali dedicato alla cultura e alla formazione scientifica degli studenti e dei giovani diversamente abili.

La campagna di finanziamento collettivo, lanciata dall’Osservatorio polifunzionale del Chianti fiorentino nell’ambito dell’iniziativa Social Crowdfunders e supportatada molti partner, tra cui Fondazione CR Firenze, Università degli Studi di Firenze e Unione Comunale del Chianti Fiorentino, ha centrato ampiamente l’obiettivo prefissato raggiungendo la metà della cifra stabilita che Fondazione Cr Firenze si è impegnata a raddoppiare.

Entro l’autunno 2019 l’Osservatorio polifunzionale del Chianti, struttura pubblica di proprietà del comune, all’interno del quale è in funzione uno dei telescopi più grandi d’Italia, il telescopio Marcon, potrà  dunque vantarsi di un altro primato. La creazione e lo sviluppo di un laboratorio innovativo e sperimentale che, in forma inedita nel panorama nazionale, produrrà nuovi strumenti di conoscenza rivolti ai bambini, ai ragazzi e agli adolescenti di ogni abilità. 

“La scienza è un linguaggio più vicino a noi di quanto si possa immaginare – ha spiegato l’astrofisico Emanuele Pace –  investendo sulla formazione, sulla diffusione e sulla promozione della cultura, sin dall’età dell’infanzia, rendiamo efficaci i principi attivi del sapere, come antidoto alla povertà, all’isolamento e all’emarginazione”.

Soddisfazione è stata espressa dal sindaco di Barberino Tavarnelle David Baroncelli. “Sono molto contento di aver sostenuto la campagna e che l’obiettivo sia stato raggiunto con una raccolta fondi che ha superato ogni più rosea aspettativa – continua il primo cittadino – crediamo fortemente nelle potenzialità dell’Osservatorio, un centro di diffusione della cultura scientifica che si afferma in Italia non solo per le strumentazioni all’avanguardia di cui è dotato ma per la complessa attività di ricerca che vi si svolge, condotta dal team di astrofisici e scienziati altamente qualificati, in dialogo costante con il territorio e la comunità”.

Nel laboratorio SpaceLab i ragazzi, condotti da un team di scienziati, operatori e professionisti del settore, potranno dare spazio alle proprie passioni e aspirazioni. Saranno coinvolti nella costruzione di strumenti scientifici utilizzando stampanti 3D, si cimenteranno nella conduzione di esperimenti con gli strumenti che usano gli astronauti della Stazione Spaziale Internazionale, si potranno collegare via radio o TV con gli stessi astronauti per porre domande, grazie a un software offerto dall’azienda Kaiser Italia che ha realizzato la telecamera sulla stazione spaziale, avranno la possibilità di confrontare i risultati dei loro esperimenti con quelli ottenuti nello spazio.

 

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