“Sull’intelligenza artificiale serve un centro di ricerca europeo che possa formare delle persone competenti che dipendono dal pubblico” il premio Nobel Giorgio Parisi, ha lanciato la proposta dalla città del Palio, in occasione della sua presenza in Toscana. All’inaugurazione del 785° anno accademico all’Università di Siena è stato l’ospite d’onore e ha tenuto una lectio magistralis.
Parisi si è soffermato anche sul Biotecnopolo di Siena, di cui è consigliere: “E’ un istituto estremamente avanzato, con tecnologie all’avanguardia, che si basano anche sull’Ia”. “Ci sono stati tutta una serie di ritardi e pochi mesi fa sono state fatte le prime assunzioni – ha aggiunto -. Si comincia a studiare sia la preparazione dei vaccini sia lo sviluppo di nuovi farmaci, perché sono le due gambe su cui si deve muovere un centro contro la pandemia: i vaccini servono a prevenire la malattia e i farmaci a curarla“.
“E spesso i farmaci, soprattutto per le nuove patologie, sono molto più difficili da realizzare; gli anticorpi monoclonali, ad esempio, possono diventare rapidamente obsoleti” ha sottolineato. Parisi ha poi concluso: “Il Biotecnopolo sta quindi portando avanti studi per sviluppare anticorpi monoclonali efficaci anche contro malattie che mutano velocemente e, parallelamente, farmaci di altra natura”.

All’inaugurazione del 785° Anno Accademico dell’Unisi è intervenuto il presidente Eugenio Giani. che ha commentato così la presenza in città del premio Nobel per la Fisica nel 2021, ricordando l’opera di quest’ultimo come membro del cda della Fondazione Biotecnolopolo di Siena.
“L’intervento del professor Parisi – ha spiegato Giani – rappresenta un momento di grande rilievo scientifico e culturale per la nostra regione. Toccando uno dei temi cruciali del nostro tempo, esprimo gratitudine per aver condiviso la sua saggezza e visione con i nostri giovani e il nostro territorio”.

“L’IA non è solo una questione tecnologica, ma una sfida che riguarda il futuro della società, dell’economia e della formazione” ha osservato Giani, che ha sottolineato come “la Toscana è stata la prima Regione in Italia ad approvare una propria legge (L.r. 57/2024, ndr) che introduce norme specifiche sull’intelligenza artificiale con l’obiettivo di promuovere l’IA nel rispetto dei principi etici, della sicurezza e della trasparenza”.
“L’Università di Siena, con la sua lunga e preziosa tradizione, è chiamata a svolgere un ruolo fondamentale nel preparare le nuove generazioni a comprendere e governare consapevolmente queste trasformazioni” ha aggiunto. “Crediamo fermamente – ha concluso il presidente – nell’importanza della ricerca, dell’innovazione e della trasmissione del sapere. E momenti come quello odierno ci inducono a rafforzare il nostro impegno per consolidare la nostra regione come polo di eccellenza accademica e scientifica, capace di contribuire pienamente al dibattito e al confronto sulle questioni rilevanti dell’umanità”.