“La modernità può costruire altrimenti. Gae Aulenti e la Toscana” è questo il titolo della mostra ospitata presso Palazzo Medici Riccardi fino al 18 novembre e dedicata alla grande architetta e designer, figura tra le più importanti e influenti del secolo breve.
L’esposizione, curata dalla professoressa Emanuela Ferretti dell’Università degli Studi di Firenze e dall’architetta Silvia Moretti della Fondazione Architetti Firenze, si articola in otto nuclei tematici.
E’ esposta una selezione di disegni dell’Archivio Gae Aulenti, fotografie, plastici dei progetti appositamente realizzati e narrazioni digitali, e ha visto la partecipazione degli allievi del MII e della Scuola di Architettura dell’UNIFI.
Il rapporto tra Gae Aulenti e la Toscana ha inizio nei primi anni Sessanta quando l’architetta collabora con le aziende Poltronova e Martinelli Luce, da cui nascono due icone del design italiano: la sedia Sgarsul e la celebre lampada Pipistrello.

Per quanto riguarda l’architettura, nel 1969 iniziano i progetti per la famiglia Pucci: la riconfigurazione dell’Altana di Palazzo Pucci nel centro di Firenze e la riprogettazione del giardino della villa di Granaiolo a Castelfiorentino.
Il rapporto con la Toscana si consolida con il progetto per una villa a Pisa (ancora in essere) e con l’allestimento della Galleria del Libro (non più esistente) a Viareggio, per rinsaldarsi alla metà degli anni Settanta a Prato, grazie alla collaborazione con Luca Ronconi per alcune scenografie teatrali.
La relazione si sviluppa successivamente grazie alla progettazione di numerosi edifici come – tra gli altri – il nuovo ingresso alla Stazione Santa Maria Novella dal Binario 16 (1990), la sistemazione della piazza antistante la Stazione Leopolda (1996), la partecipazione agli importanti concorsi per la Nuova Uscita degli Uffizi (1998) e per il Museo dell’Opera del Duomo (2001).
La mostra di Gae Aulenti prosegue al CAMBIO Centro Culturale a Castelfiorentino
Dal 4 ottobre aprirà inoltre una seconda sezione del percorso espositivo presso il Centro Culturale CAMBIO a Castelfiorentino.
Il CAMBIO ospita un approfondimento sull’opera di Aulenti a Castelfiorentino e sul tema della residenza, che declina in modo esemplare il dialogo fra tradizione e progetto contemporaneo facendo emergere relazioni e connessioni con un territorio che esula dai circuiti tradizionali del turismo culturale, suscitando così interesse per l’eredità culturale degli ultimi cinquant’anni, come pure per i protagonisti e le protagoniste della nostra contemporaneità.
Una mostra che induce a guardare alle possibilità dell’architettura contemporanea nel contesto delle città d’arte e del paesaggio storicizzato, con le molteplici risorse e l’impulso al proficuo cambiamento che offre.
Mostrare l’opera e i progetti per la Toscana di Gae Aulenti fornisce l’occasione per riaprire il dibattito pubblico sulle ineludibili trasformazioni urbane attraverso risposte efficaci, sostenibili e di qualità.
