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Una scoperta che riscrive la storia di Vivaldi, ritrovate 18 arie di un’opera inedita

Rinvenute dal musicologo e direttore livornese Federico Maria Sardelli dopo un oblio di tre secoli. A Lucca convegno e concerto per celebrare l’evento

Federico Maria Sardelli

Un frammento importante dell’opera “La Costanza Trionfante” di Antonio Vivaldi, da tempo ritenuta perduta, torna oggi a nuova vita grazie alla scoperta del musicologo e direttore d’orchestra livornese Federico Maria Sardelli, tra i massimi studiosi di Vivaldi a livello internazionale.

Si tratta di 18 arie, circa un terzo dell’intera partitura, che permettono di ricostruire con coerenza e profondità una parte consistente di questo capolavoro, testimonianza della stagione più intensa e ispirata del compositore veneziano chiamato il “prete rosso” per il colore dei capelli.

Una scoperta che riscrive la storia di Vivaldi

Il ritrovamento rappresenta un evento di rilievo a livello musicale e culturale, sostenuto e promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, da anni impegnata nella valorizzazione del patrimonio musicale e artistico. Il progetto comprende un convegno di studi, la prima esecuzione assoluta delle arie ritrovate e la registrazione integrale dell’opera.

Per comprendere la portata della scoperta basta ricordare che Vivaldi, oggi tra i musicisti più conosciuti al mondo, non godette della stessa fama in vita, e che gran parte della sua produzione è andata perduta. Delle 94 opere che dichiarava di aver composto, ne resta oggi meno di un quarto.

Ogni nuovo ritrovamento diventa dunque una finestra aperta su un repertorio ancora in parte sommerso, una vera e propria riscoperta nella storia della musica barocca. Sotto questo aspetto la scoperta del maestro Sardelli ha ancora di più un significativo valore.

La felice intuizione del maestro Sardelli

Dopo decenni di ricerche e di studio delle fonti, Sardelli è riuscito a ricomporre un mosaico complesso di arie disperse in varie biblioteche europee. Tutto parte da sette arie scoperte nel 2001 nel castello di Berkeley, in Inghilterra. Da lì, il musicologo ha individuato altri brani confluiti in opere successive di Vivaldi e in copie diffuse da cantanti e musicisti del tempo.

Il compositore veneziano amava riprendere e trasformare il proprio materiale musicale. Un lavoro di paziente ricostruzione compiuto dal maestro Sardelli che oggi consente una nuova e coerente esecuzione di un’opera rimasta nell’oblio per trecento anni.

Gli appuntamenti in programma a Lucca

Lucca, città profondamente legata alla musica e in particolare al compositore Giacomo Puccini, sarà il palcoscenico della riscoperta con due eventi principali.

Giovedì 16 ottobre, alle ore 15, nella Cappella Guinigi del Complesso di San Francesco, si terrà il convegno di studi dedicato a “La Costanza Trionfante”. Insieme a Sardelli interverranno Lorenzo Mattei e Alberto Batisti, studiosi esperti di Vivaldi e del teatro d’opera del Settecento, per approfondire il valore storico, musicale e drammaturgico della scoperta.

Domenica 19 ottobre, alle ore 21, nella Chiesa di San Francesco, è in programma il concerto in prima esecuzione assoluta delle arie ritrovate. Sul podio l’Orchestra Barocca Modo Antiquo diretta dallo stesso maestro Sardelli, con un cast di solisti d’eccezione: il soprano Valeria La Grotta, il mezzosoprano Cecilia Molinari e il tenore Valentino Buzza.

Un’occasione unica per ascoltare musiche di Vivaldi che non risuonavano da tre secoli, in un viaggio nel tempo che restituisce al repertorio un tassello prezioso della sua produzione. L’ingresso al concerto è gratuito, con prenotazione online sul sito a partire dalle ore 12 di mercoledì 15 ottobre.

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