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Università di Firenze, nasce il più grande polo di ricerca sull’invecchiamento

Si chiama Age-It e studierà l’evoluzione della società con l’innalzamento dell’età media: secondo le previsioni nel 2050 gli over 80 saranno 7,6 milioni, 3 milioni in più di ora

La popolazione invecchia ed è necessario studiare i cambiamenti della società. Con questo scopo l’Università di Firenze lancia il più grande polo italiano di ricerca sui temi dell’invecchiamento che funzionerà come un laboratorio scientifico a tutto campo.

È previsto il coinvolgimento di 350 esperti di diverse aree scientifiche che studieranno come deve cambiare la nostra società con l’innalzamento dell’età della popolazione. Si chiama Age-It ed è un partenariato esteso che dà il via a un’alleanza pubblico-privato. Il programma potrà contare su una rete di 27 partner tra università, centri di ricerca, industrie, enti e organizzazioni e un finanziamento di oltre 114 milioni di euro dal Pnrr.

L’evoluzione demografica: come invecchia il Paese

Nel 2050, secondo le previsioni, gli ultraottantenni in Italia saranno 7,6 milioni, tre milioni in più di adesso. Nel 1950, le donne e gli uomini che avevano compiuto gli 80 anni erano solo 500mila. Dal punto di vista demografico la popolazione italiana unisce una natalità estremamente bassa a uno dei più alti livelli di aspettativa di vita al mondo. Caratteristiche che rendono il nostro Paese il caso di studio perfetto.

Il polo “Age-It” nasce per dare indicazioni utili, a livello internazionale, alle società e popolazioni che vivono lo stesso trend demografico e analoghi problemi. La ricerca sarà organizzata in 10 grandi sfide articolate nei vari settori disciplinari, con un’attenzione particolare a temi trasversali come il trasferimento tecnologico e il ruolo dell’apprendimento nell’invecchiamento attivo.

 

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