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All’Elba è arrivato il Falco di Palude, avvistato a Mola un esemplare maschio

Si tratta di un “gioiello vivente” una specie rara il cui ritorno certifica il ripristino degli habitat delle zone umide

Falco di palude - © Menno Schaefer/Shutterstock

Un esemplare maschio di Falco di Palude (Circus aeruginosus) è stato avvistato a Mola, piccola ma importantissima zona umida nel Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, ai confini tra i comuni di Capoliveri e Porto Azzurro, all’Isola d’Elba (Livorno).

Lo rende noto Legambiente dell’Arcipelago toscano spiegando che il Falco di Palude è stato immortalato da Roberto Barsaglini in qualche foto e che il suo arrivo a Mola è molto importante perché le sue presenze sull’area tirrenica finora erano Sardegna, Lago di Massaciuccoli (Lucca) e ad Orti-Bottagone a Piombino.

La presenza di questo esemplare certifica, si spiega ancora, “il successo, dopo soli pochi mesi, dei lavori di ripristino degli habitat di una delle due zone umide rimaste all’Elba, insieme a Schiopparello – Le Prade”.

Legambiente ricorda che “anche se la specie non è a rischio a livello globale ed è considerata vulnerabile nell’Ue, in Italia, dove nidificano solo 170-220 coppie, è rara e per questo il Falco di palude è incluso nella Lista Rossa Nazionale e nell’Allegato I della Direttiva Uccelli”.

La risorta palude di Mola si sta inoltre ripopolando, spiega sempre l’associazione, di una corte di esseri sorprendenti e bellissimi, coloratissimi o mimetici.

Si tratta spesso di animali ormai rari o poco comuni a rischio estinzione nelle isole, che le ultime zone umide riescono a salvare da una scomparsa che sarebbe certa.

Gioielli viventi nel piccolo forziere verde di Mola, ricostruito da un progetto del Parco Nazionale e dell’Università di Firenze e che i volontari dell’Aula E VerdeBlu di Legambiente sorvegliano e curano.

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