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Rinnovato l’accordo Regione-Anci per lo sviluppo delle aree interne, Giani: “Promuoviamo la Toscana diffusa”

Le risorse per la realizzazione delle attività previste dall’accordo sono pari a 275.000 euro. Di questi 250.000 sono a carico della Regione Toscana e 25.000 a carico di Anci

Nel cuore della Val d’Orcia, nel comune di Pienza, si trova un antico borgo che è riuscito a conservare ancora una bellezza autentica: Monticchiello - © Salvatore Bruno

Si rinnova la collaborazione sulle aree interne tra Regione Toscana e Anci Toscana, che hanno sottoscritto un accordo di collaborazione per il progetto “Supporto alla definizione delle Strategie territoriali in aree interne del ciclo di programmazione 2021-2027″,si aggiorna così il protocollo sottoscritto nel luglio del 2022 e se ne proroga la validità di fino al 28 luglio 2025.

Le risorse per la realizzazione delle attività previste dall’Accordo sono pari a 275.000 euro. Di questi 250.000 sono a carico della Regione Toscana e 25.000 a carico di Anci.

“Si tratta – spiega il presidente della Regione, Eugenio Giani – delle azioni finalizzate all’implementazione e allo sviluppo delle politiche per la montagna e per le aree interne. Vogliamo promuovere lo sviluppo sociale, economico e ambientale integrato e inclusivo a livello locale, la cultura, il patrimonio naturale, il turismo sostenibile e la sicurezza nelle aree diverse da quelle urbane. E’ la Toscana diffusa che intendiamo promuovere e sviluppare”.

“Siamo molto soddisfatti di questo accordo – sottolinea la presidente di Anci Toscana Susanna Cenni – che ci permette di continuare ad affiancare e sostenere i 115 Comuni delle sei aree interne toscane anche dopo la scadenza regionale per le domande di finanziamento dei progetti e l’approvazione delle strategie definitive. E’ stato per noi un lavoro molto importante, complesso e impegnativo, che ora potrà continuare per valorizzare questi territori, migliorare i servizi e combattere lo spopolamento. Un percorso che vogliamo continuare anche coinvolgendo gli stakeholders locali”.

“Vogliamo riequilibrare – aggiunge la vicepresidente e assessora alle politiche per la montagna e le aree interne, Stefania Saccardi – sul piano demografico quei territori, prevalentemente montani e rurali, caratterizzati da fenomeni di spopolamento e distanti dai centri urbani, classificati come “aree interne”, facendo leva sul miglioramento dei servizi essenziali come l’istruzione, la salute e la mobilità e sulla creazione di nuove opportunità di lavoro. Intendiamo insomma valorizzare le potenzialità presenti in questi territori e contrastare il fenomeno dello spopolamento”.

Tra le azioni previste dall’addendum figurano il rafforzamento della rete locale finalizzata ad agevolare l’accesso ai bandi Fesr, Fse e Feasr della nuova programmazione, soprattutto per le imprese, attraverso la progettazione e sperimentazione di uno sportello itinerante appoggiato a uffici territoriali come le Unioni dei comuni, le Associazioni di categoria e i Comuni.

Un apposito ufficio fungerà anche da supporto per la raccolta delle esigenze locali e l’organizzazione e promozione di eventi locali. L’azione prevede due fasi: una prima di progettazione partecipata delle caratteristiche e delle modalità di attivazione dello sportello itinerante ed una seconda di sperimentazione e consolidamento dello stesso.

 

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