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Maltempo in Toscana, Giani firma lo stato di emergenza regionale

Il decreto del presidente della Regione per gli eventi meteorologici che, a partire dal 14 marzo, hanno colpito il territorio della Città metropolitana di Firenze e delle province di Arezzo, Livorno, Lucca, Massa Carrara, Pisa, Pistoia, Prato e Siena

Arno - © Profili social Eugenio Giani

Il presidente della Regione Eugenio Giani ha firmato il decreto con cui dichiara lo stato di emergenza regionale per gli eventi meteorologici che, a partire dal 14 marzo, hanno colpito il territorio della Città metropolitana di Firenze, e delle province di Arezzo, Livorno, Lucca, Massa Carrara, Pisa, Pistoia, Prato e Siena.

Nella motivazione del decreto firmato si ribadisce la gravità e l’eccezionalità dell’ondata di maltempo che ha colpito ampie zone della Toscana centrale e settentrionale e si rinvia a una successiva delibera della Giunta regionale l’individuazione di azioni specifiche per i comuni coinvolti.

Il maltempo del 14 marzo 2025: i dati

L’ennesimo evento alluvionale che ha colpito la Toscana, il sesto in soli 18 mesi, è stato provocato – come si legge sul sito del Lamma –  da piogge eccezionali cadute in un intervallo temporale ristretto e che tendono ad insistere sulle stesse aree.

Nell’ultimo evento sono caduti quantitativi di pioggia localmente eccezionali sulle province di Livorno, Pisa e Firenze, con cumulati sulle 24 ore che in alcune località sono stati prossimi a quelli registrati durante la grande alluvione del 1966.

A Firenze Peretola nella sola giornata del 14 marzo registrati 105 mm di pioggia, più di quanto piove nell’intero mese di marzo; durante tutto il peggioramento (dal 12 al 14 marzo) ben 163 mm. A Borgo San Lorenzo  142 mm il 14 marzo (superiore di 4 mm rispetto al cumulato del 3 novembre 1966) e 213 mm in 3 giorni.  In località Vaglia 252 mm in 72 ore, pari quasi al quantitativo che dovrebbe cadere in tutta la primavera.  Nella zona collinare del livornese, a Valle Benedetta, il 14 marzo sono caduti 142 mm di pioggia, di cu 120 mm in sole 4 ore. A San Miniato sono caduti 110 mm (il 3 novembre 1966 ne caddero 113).

Queste precipitazioni eccezionali sono arrivate dopo due mesi particolarmente piovosi che aveva reso il territorio già saturo e quindi fragile. Inoltre, spiega ancora il Lamma, l’evento alluvionale del 14 marzo 2025 è stato molto simile, come dinamica, a quello del 2 novembre 2023: “due linee precipitative stazionarie legate a convergenze di venti nei bassi strati e accompagnate anche da attività temporalesca”.

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