Un cartone animato per invogliare i bambini a lavarsi le mani e sconfiggere così i piccoli mostri che possono far male. Si chiama la “Storia di Etciù”, tratto dal libro scritto da Stefania Saccardi, vicepresidente della Regione Toscana (Giunti, 2019).
Nella Giornata internazionale dell’igiene delle mani, al Meyer Health Campus, i bambini della quinta elementare Villani di Firenze hanno visto il cartone e tratto le conclusioni. Giovanni ha detto: “Mi laverò le mani di più” e per Sofia “E’ stato giochererolloso e quindi divertente”. Per Benedetta: “E’ stato bello vedere un video che mi ha raccontato quello che mi sento ripetere spesso”; “Ho imparato delle cose in modo divertente” ha aggiunto Anna Rita; per Syd e Alessio: “E’ stato divertente e siamo fortunati ad avere ospedali come questo che studiano i virus”.

Il cartone animato è stato realizzato su testo di Donatella Lippi, docente di Storia della Medicina presso la Scuola di Scienze della Salute Umana dell’Università di Firenze, dalla Compagnia delle Seggiole ed è stato presentato insieme a Riccardo Milani, presidente SMS Careggi, e Paolo Morello Marchese, direttore generale dell’AOU Meyer.
“Una bella idea della professoressa Lippi – racconta la vicepresidente Stefania Saccardi – che ha preso in prestito alcune immagini e alcune idee di un libretto che ho scritto ancora prima del Covid per raccontare, in un linguaggio divertente per i bambini, l’importanza di alcuni piccoli gesti che sembrano inutili ma che sono fondamentali e di cui abbiamo scoperto l’importanza soprattutto nel periodo del Covid. Bello il fatto che oggi ci fosse una classe perché queste buone pratiche si imparano da piccoli. Sono pratiche che, come sono state fondamentali nello sviluppo della medicina, lo sono anche nei comportamenti quotidiani, una buona idea per celebrare una giornata davvero significativa”.
“La rilettura storica – ha detto Donatella Lippi – ha consentito anche a questi ragazzi di poter percepire quanto la ricerca, l’impegno e lo studio possano fare, visto che anche loro hanno vissuto sulla propria pelle l’esperienza del Covid. E credo quindi che abbiano potuto apprezzare i risultati di questa ricerca che parte proprio dal basso, cioè da un lavaggio delle mani adeguato”