Una collezione unica che racconta la storia e l’evoluzione delle macchine per produrre e conservare il vino. A Chianciano Terme in Valdichiana, capitale toscana della Cultura 2025, è stato inaugurato “Le macchine del vino”, il primo museo privato ad entrare nella Fondazione Musei Senesi, rete che riunisce 50 musei delle terre di Siena.
Un documento della storia e delle tradizione enologiche
La collezione dell’azienda Carpineto Grandi vini di Toscana, iscritta nel Registro Nazionale dei Marchi Storici, è stata ideata dal cofondatore dell’azienda toscana, Antonio Mario Zaccheo che ha raccolto testimonianze conservate, cercate e collezionate negli anni, emblema di un’intera vita dedicata all’agricoltura e al vino. “Sono onorato che questa mia collezione sia entrata a far parte delle fondazione e ben felice di dare un piccolo contributo ad una regione, la Toscana, che tra i suoi beni più preziosi annovera una prestigiosissima produzione di vino” ha detto Zaccheo aprendo le sale espositive.
Il museo rappresenta un documento della storia e delle tradizioni di un prezioso lavoro artigianale come quello del produttore di vino, ed è espressione della continuità tra passato e presente e della sua evoluzione.
“Siamo felici che sia il primo museo aziendale ad entrare nella rete di Fondazione Musei Senesi e lo accogliamo volentieri proprio per la sua capacità di raccontare una storia che parte dal territorio” ha detto Alessandro Ricceri, presidente di Fondazione Musei Senesi all’inaugurazione insieme ai sindaci di Chianciano, Grazia Torelli, e di Montepulciano, Michele Angiolini.
180 macchine enologiche in mostra
La collezione conta oltre 180 oggetti tra macchine enologiche e oggetti di lavoro a cui si aggiunge una piccola biblioteca personale con volumi, riviste, guide e fotografie d’epoca. Testi che offrono uno spaccato dell’evoluzione delle macchine enologiche dalle primissime cantine passando dal fermento degli anni ’60 del secolo scorso fino alla svolta degli anni ’80. Si inizia col lavoro in vigna, poi in cantina e si arriva agli usi e costumi a tavola passando dal commercio e dagli scambi.
Tra le curiosità, un Malligand, strumento che misurava la percentuale di alcol, e ancora, piccole bilance di precisione e perfino un microscopio della fine dell’800. Ricca la sezione tappi, tappatori e cavatappi esposti per tipologia ed evoluzione.
Incuriosisce anche la ricostruzione di un laboratorio dell’enologo con oltre 30 oggetti tra bilance, ampolle, microscopi, colonna refrigerante, bicchiere da assaggi, raccolti presso vari laboratori d’analisi vino e che risalgono alla fine dell’Ottocento.
Al piano superiore, in un suggestivo soppalco open space con vista sulle barricaie, la sala per la degustazione tecnica con oltre 30 posti a sedere. All’esterno appezzamenti a perdita d’occhio: la collezione si trova infatti nella tenuta del Vino Nobile di Montepulciano, che insiste in parte nel comune di Chianciano Terme e in parte nel comune di Montepulciano. Il museo sarà aperto al pubblico con ingresso gratuito.