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A Cutigliano rinasce il Rondò Priscilla, Giani: “Spazio storico da restituire ai cittadini”

Dopo anni di abbandono e vicende che si erano complicate a livello locale il Rondò si avvia grazie alla Regione Toscana verso il recupero, l’edificio sarà destinato ad uso pubblico

Il presidente Eugenio Giani con il sindaco Gabriele Bacci

Grazie a un finanziamento di 1 milione di euro ottenuto dalla Regione nell’anno 2024 a valere sui Fondi per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) – annualità 2021-2027 tornerà a nuova vita il Rondò Priscilla nel Comune di Abetone-Cutigliano.

La Regione ha scelto inoltre di destinare un ulteriore finanziamento di altri 2 milioni di euro, anch’esso a valere sui fondi europei FSC 2021-2027, che consentirà il completamento del lotto 2 e la piena funzionalità della struttura.

Il complesso, storicamente una struttura pubblica, era stato in passato alienato, per poi essere riacquistato all’asta dal Comune, nella prospettiva di restituirlo alla collettività con una nuova funzione e un nuovo futuro.

Dopo anni di abbandono e vicende che si erano complicate a livello locale si avvia grazie alla Regione Toscana verso il recupero.

“Un luogo storico, un tempo punto di riferimento per la vita turistica e sociale del territorio e che merita di essere riqualificato per assumere nuova centralità- ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani- Siamo orgogliosi come Regione Toscana di contribuire a questo progetto che farà da volano per la rigenerazione e la valorizzazione dell’intera area, centro di attrazione per i visitatori, uno spazio polifunzionale che vogliamo, in sinergia con il Comune, restituire ai cittadini”.

Secondo il sindaco Gabriele Bacci: “L’avvio dei lavori al Rondò Priscilla non è solo la riqualificazione di un edificio, ma il simbolo concreto della rinascita di un luogo che vogliamo restituire ai cittadini, ai giovani, agli anziani, ai visitatori. Grazie al sostegno dei fondi FSC e al contributo straordinario della Regione Toscana, potremo rigenerare in tutte le sue parti un patrimonio che tornerà a essere fulcro della vita turistica e sociale del nostro territorio”.

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