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Maria de’ Medici: a Firenze una mostra dedicata alla Regina francese con il cuore toscano

Fino al 31 agosto 2025 Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze ospiterà la mostra visitabile a ingresso gratuito “Maria de’ Medici. Alle origini del Grand Siècle” a cura di Samuele Lastrucci, direttore del Museo de’ Medici

In occasione dei 450 anni dalla nascita di Maria de’ Medici (1575–2025), la Regione Toscana rende omaggio alla figura della figlia del granduca Francesco I e di Giovanna d’Austria, che diventò Regina di Francia sposandosi con Enrico IV di Borbone, e fu in seguito madre di Luigi XIII e nonna del Re Sole.

Fino al 31 agosto 2025 Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze ospiterà la mostra visitabile a ingresso gratuito “Maria de’ Medici. Alle origini del Grand Siècle” a cura di Samuele Lastrucci, direttore del Museo de’ Medici.

Il percorso espositivo si sviluppa attraverso una selezione di documenti autografi, libri antichi, calcografie, cimeli e dipinti, provenienti da importanti collezioni pubbliche e private.

In mostra anche la prima ricostruzione scenografica del teatro mediceo che nel 1600 ospitò l’“Euridice”, la prima opera della storia, e un dipinto inedito raffigurante le nozze della Medici, proveniente dalla bottega di Rubens.

Tra i partner istituzionali figurano l’Ambasciata di Francia presso la Santa Sede, i Pii Stabilimenti della Francia, l’Istituto Francese e la Società Bibliografica Toscana, tra i prestatori l’Archivio di Stato di Firenze, il Museo dell’Opificio delle Pietre Dure, il Museo della Ceramica di Montelupo Fiorentino e autorevoli collezionisti privati.

Maria de’ Medici: Regina francese col cuore toscano

Maria de’ Medici sposò Enrico IV nel 1600. Dopo l’assassinio del marito nel 1610, assunse la reggenza per il giovane figlio Luigi XIII.

Il suo governo fu segnato da intrighi politici e da una forte influenza italiana a corte, che le attirò critiche. Fu poi esiliata dallo stesso Luigi XIII su pressione del cardinale Richelieu.

È ricordata anche per il suo mecenatismo artistico, in particolare per aver commissionato a Rubens una celebre serie di dipinti sulla sua vita.

“È una figura di spicco tra le tante dei Medici, ma che meno di altre è stata indagata, raccontata e restituita al posto che le spetta- ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio GianiPer questo sono particolarmente grato a quanti hanno ideato e organizzato questa mostra dedicata Maria dei Medici, la fiorentina che sposando Enrico di Borbone inaugurò il secolo d’oro della Francia, quella del cardinale Richielieu e del Re Sole. Reggente a nome del figlio Luigi XIII, quando Enrico fu assassinato, mi piace ricordarla in questo contesto soprattutto per come riuscì a portare in Francia tanta cultura fiorentina e italiana. In una Francia lacerata dagli scontri religiosi, portò gusto, sensibilità e passione per le arti, in particolare per quell’oreficeria di cui era cultrice. Questa mostra racconta tutto questo proponendo tra le tante cose un inedito della bottega del Rubens e la ricostruzione in scala del teatro che ospitò la prima opera della storia: l’Euridice. È davvero un ottimo modo per celebrare i 450 anni della Medici che ebbe per nipote il Re Sole” ha concluso il presidente.

Secondo Samuele Lastrucci, curatore della mostra e direttore del Museo de’ Medici: “Educata secondo i modelli della corte fiorentina, Maria de’ Medici affidò all’arte il compito di articolare una nuova immagine regale e riaffermare la legittimità della propria sovranità, anche nei momenti più critici della reggenza. Il suo mecenatismo raffinatissimo, ispirato all’esempio dei nonni Cosimo I e Eleonora di Toledo, promosse l’attività di artisti come Rubens, Baglione, Reni, Guercino e Gentileschi, contribuendo in modo decisivo alla diffusione di un canone italiano con il quale si sarebbe misurato persino, generazioni più tardi, il Re Sole suo nipote”.

Maria de Medici

 

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