In occasione del festeggiamento annuale di Sant’Anna protettrice di Firenze e madre della vergine Maria, dal 26 luglio riapre la sala di Palazzo Vecchio nella quale si conserva, tra le altre opere, l’affresco con la Cacciata del Duca di Atene che vede la santa protagonista.
Si tratta di un affresco staccato, attribuito all’Orcagna e databile tra il 1343 e il 1349, proveniente dall‘antico carcere delle Stinche: raffigura, in chiave allegorica, il tirannico signore angioino Gualtieri di Brienne, duca d’Atene, costretto a lasciare la città da una rivolta che ebbe inizio proprio nel giorno dedicato a Sant’Anna.
La celebrazione della santa ha origini antiche che affondano nella Firenze trecentesca. La sollevazione popolare (1343), che costrinse il duca alla fuga da una porticina seminascosta di Palazzo Vecchio, avvenne proprio per sua diretta intercessione.
Questo episodio investì la figura della santa di un’importanza, oltre che religiosa, anche di alto valore civico, ponendola come protettrice della città.
In passato, nel giorno della festività di Sant’Anna, il popolo offriva ceri e denaro davanti alla sua immagine in Orsanmichele che veniva decorata con le bandiere delle Arti.
Oggi la celebrazione è stata recuperata e sarà celebrata con l’apertura straordinaria della sala con l’affresco e con un corteo storico che farà tappa in piazza Signoria e sul sagrato del Duomo, prima di raggiungere Orsanmichele, concludendosi con la cerimonia della consegna del cero all’altare di Sant’Anna.
In occasione della riapertura in programma speciali visite guidate alle ore 10.30, 12.00, 15.00, 16.30 a cura di Muse: i partecipanti potranno eccezionalmente percorrere la scala segreta voluta da Gualtieri di Brienne, visitare gli spazi del Mezzanino che ospitano oggi la donazione Loeser ed essere introdotti alla sala riaperta per l’occasione.
“Una Firenze insolita, da scoprire e vivere, una parte importante di Palazzo Vecchio che torna a far parte del percorso museale” ha detto l’assessore alla cultura Giovanni Bettarini.
