Jovanotti ha inaugurato il quarto anno liceale di eccellenza di Rondine Cittadella della pace, in provincia di Arezzo. L’artista è arrivato alla cittadella con la moglie Francesca e i suoceri, ha stretto la mano al vescovo di Arezzo Andrea Migliavacca, per poi incontrare le studentesse e gli studenti. Ha suonato anche la campanella, improvvisando un balletto.

Non è la sua prima volta a Rondine. Lo scorso luglio, infatti, Jovanotti ha già incontrato gli studenti: “Oggi mi sono nutrito di futuro e di speranza”, aveva detto. Lunedì 8 settembre, nel Teatro Tenda, Jovanotti ha portato un altro saluto carico di energia: “Io sono uno che vive di picchi e di energia – ha detto –, ma riconosco il lavoro e a Rondine si lavora giorno per giorno per costruire i leader di pace di domani. Qui si lavora, quotidianamente, goccia dopo goccia. Rondine è come una foresta che cresce ed è difficile raccontarla, quando tutto è polarizzazione, hashtag e parole chiave”.
Si è parlato di pace soprattutto, di quanto sia difficile raggiungerla, “ma qui a Rondine si cammina in quella direzione, perché l’importante è il metro in avanti che ogni giorno fa ognuno di voi, ognuno di noi”, ha aggiunto Jovanotti.
Dopo il suono della campanella Jovanotti ha dato il via all’incontro privato con gli studenti del decimo anno. Un momento che Vaccari ha definito una lezione di umanità, restituendo ai ragazzi, “più che una lista di consigli, un alfabeto dell’umano”.
La giornata è proseguita poi con un pranzo nel Giardino dello Svizzero, insieme agli studenti italiani e internazionali di Rondine, “Quando sono venuto a Rondine qualche mese fa, dissi che qui mi ero nutrito di futuro e speranza. Oggi lo ripeto con ancora più convinzione. Vedere questi ragazzi iniziare il loro anno, sentire le loro domande e la loro voglia di mettersi in gioco, mi ha dato un’energia incredibile. Rondine ti insegna che il conflitto, anche quello interiore, può diventare musica, parola, relazione. Oggi è stato bellissimo ballare questo inizio con loro, e vado via con la sensazione che da qui possa nascere qualcosa che il mondo ha davvero bisogno di ascoltare», ha dichiarato Jovanotti salutando la Cittadella della Pace.