Il sigaro toscano conquista nuove fasce di pubblico: sono soprattutto le donne e i giovani della generazione Z a mostrare interesse e curiosità. Questo l’identikit tracciato dallo storico Club Maledetto Toscano che sabato 13 settembre festeggerà il ventiseiesimo compleanno tra Bolgheri e l’Alta Maremma.
La mutazione del pubblico di riferimento è avvenuta negli ultimi vent’anni. Le degustazioni di Sigaro Toscano al Salone del Gusto di Torino e a Cheese a Bra hanno offerto uno spaccato interessante della nuova utenza. Si è passati da un target quasi esclusivamente composto da uomini tra i 30 e i 75 anni a una presenza crescente di persone più giovani dai 24 ai 60 anni. Non solo: la partecipazione femminile raggiunge il 25-30%.
Il segno dei tempi ma soprattutto di un’attenzione e una curiosità anche per prodotti innovativi immessi sul mercato: il sigaro considerato in passato un tabù sociale, è ora apprezzato anche da chi predilige le varianti aromatizzate.
“Questa evoluzione si riflette nelle strategie di marketing, che cavalcano la novità e stimolano il mercato con ogni nuovo lancio, generando una richiesta potenzialmente di decine di migliaia di pezzi – commenta il presidente del Maledetto Toscano, Stefano Fanticelli – tuttavia, non sempre le aspettative vengono soddisfatte: le persone più giovani e le donne dimostrano maggiore propensione alla sperimentazione, mentre la fascia “over”, composta da consumatori più tradizionali, resta fedele ai propri gusti consolidati, sia nel consumo del sigaro che nello stile di vita e nelle scelte enologiche”.
I cambiamenti non mancano anche sotto il profilo tecnico. Oggi sono più diffusi calibri maggiorati e forme più robuste, con diametri aumentati e lunghezze ridotte. La foglia di fascia si è scurita, il maduro caraibico ha soppiantato in popolarità l’avana. Nel Sigaro Toscano la variante “tonaca di frate” che trae ispirazione dal saio francescano, suscita un impatto emotivo e gustativo superiore.
La metamorfosi del Sigaro Toscano dettata da dinamiche sociali, culturali e di mercato dimostra come anche un prodotto così identitario e tradizionale può incontrare i gusti di un pubblico rinnovato diventando sempre più accessibile e inclusivo, pur mantenendo il rispetto della storia.
La giornata del Club Maledetto Toscano
Per festeggiare i ventisei anni, il Club Maledetto Toscano ha deciso di coinvolgere tutti gli appassionati sabato 13 settembre. Si parte dal mattino con la visita alla Cantina Tua Rita di Suvereto. Nel pomeriggio, l’appuntamento è a Bolgheri con il brindisi di benvenuto da Donna Olimpia.
La cena si svolgerà invece sul mare, al ristorante La tana del Pirata di Castagneto Carducci. Dopo l’aperitivo a bordo piscina, una cena dedicata al mare con tre piatti. A seguire poi la meditazione, le stelle e la convivialità. Direttamente dal Caveau del Maledetto Toscano di Foiano della Chiana una selezione di sigari di grande livello e valore storico.
Un club tra Dante, Malaparte e Monicelli
Era il 1999 quando venne costituito il club Maledetto Toscano. Due amici Roberto Fanticelli e Aroldo Marconi hanno costruito di anno in anno un punto di riferimento per gli appassionati del sigaro, coinvolgendo otto amici pionieri appassionati del buon vivere.
Il nome del club è preso dal libro Maledetti Toscani di Curzio Malaparte. Il logo rappresenta il toscano per eccellenza Dante Alighieri che si fa accendere il sigaro da un diavolo. L’ispirazione arriva da Mario Monicelli e il suo film cult “Amici Miei” visto che il club per scelta non ha una sede. Insomma il modello è quello della zingarata caro al conte Mascetti & co. e negli anni gli associati in tutta Italia e non solo sono cresciuti.