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Viareggio ritrova lo Stadio dei Pini: moderno e sostenibile

Restituito alla città l’impianto “Torquato Bresciani”, rinnovato nel segno della sostenibilità e della memoria sportiva. Inaugurazione il 24 settembre 2025.

Dopo anni di attesa, lo Stadio dei Pini di Viareggio, intitolato a Torquato Bresciani, torna a nuova vita. L’impianto sportivo polivalente – 25mila metri quadrati e 3.800 posti a sedere – è stato completamente ristrutturato e sarà inaugurato mercoledì 24 settembre 2025. Un restyling che ne fa oggi una struttura moderna, sostenibile e pronta ad accogliere nuove generazioni di atleti e appassionati.

Lo stadio non è un impianto qualunque: nel 1969 fu il primo in Italia a dotarsi di pista in tartan e nel 1987 vide Alessandro Andrei stabilire il record mondiale di getto del peso. Più di recente, il 31 marzo 2025, ha ospitato la finale della Viareggio Cup, tornando protagonista sulla scena sportiva internazionale.

Il progetto – curato dall’architetto Giuseppe De Martino, direttore tecnico di Sportium, con il supporto di Progetto CMR, STAIN Engineering e InFire – ha seguito un approccio integrato, puntando su efficienza energetica, accessibilità e dialogo con l’ambiente circostante. I colori e i materiali scelti richiamano infatti la pineta di Viareggio, in cui lo stadio è immerso.

Tra gli interventi principali: il rinnovo della pista di atletica con un manto sportivo di ultima generazione, il campo da calcio in erba naturale, la ristrutturazione della tribuna principale con una nuova facciata ispirata al costume a scacchi di Burlamacco, maschera ufficiale del Carnevale di Viareggio. Sul lato est è stata realizzata una nuova tribuna da 1.750 posti, mentre gli spazi sottostanti sono stati progettati per ospitare funzioni complementari che daranno vitalità all’impianto anche oltre gli eventi sportivi.

La sostenibilità è stata la bussola del progetto: la copertura delle tribune consentirà l’installazione di pannelli fotovoltaici, l’illuminazione è stata rinnovata con sistemi a LED e l’intero edificio è stato pensato in ottica NZEB (Nearly Zero Energy Building), a bilancio energetico quasi nullo.

Abbiamo voluto restituire alla città un impianto che guardi al futuro ma senza dimenticare la sua storia” – ha spiegato Gabriele Cerminara, General Manager del Gruppo Progetto CMR International – “un luogo moderno, sostenibile e fruibile tutto l’anno, non solo durante le partite”.

Un pensiero condiviso da De Martino, che ha ricordato i fasti dello stadio e l’importanza di una riqualificazione capace di unire memoria e innovazione: “Questo scrigno ricco di storia dello sport italiano e internazionale è stato ristrutturato adottando le tecnologie più moderne, raggiungendo il massimo delle sue possibilità tecniche”.

 

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