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© Marco Mellace

Cultura /

Alla scoperta della Toscana antica con le ricostruzioni in 3D di Marco Mellace in arte “Flipped Prof”

Dal periodo complicato del Covid e della didattica a distanza nasce un canale YouTube che oggi conta quasi tremila video e oltre 17 milioni di visualizzazioni, ecco la storia di Marco Mellace in arte Flipped Prof

Marco Mellace, docente all’Iss Luca Paciolo di Bracciano, è conosciuto come “Flipped Prof” un nome preso dalla metodologia Flipped Classroom, (insegnamento capovolto o didattica capovolta) che si riferisce a un approccio metodologico che ribalta il tradizionale ciclo di apprendimento fatto di lezione frontale, studio individuale a casa e verifiche in classe.

È una tecnica di condivisione della didattica in cui il docente assegna un contenuto digitale da vedere a casa agli alunni, e il giorno dopo in classe si discute e si fa un lavoro di cooperative learning partendo da quello che è stato visto.

Con l’arrivo del  Covid, durante l’esperienza della didattica online Mellace ha iniziato a realizzare video con ricostruzioni 3D del mondo antico che hanno avuto un grande successo perché rendono visibile quello che per anni abbiamo solo potuto immaginare.

Il suo canale YouTube conta adesso quasi 3000 video, oltre 17 milioni di visualizzazioni e una media di 15mila visualizzazioni al giorno, con contatti che arrivano da tutto il mondo, da paesi come USA, Africa, Australia, al punto che il British Museum ha mostrato interesse per la sua ricostruzione del Partenone.

Per la Toscana ha realizzato le ricostruzioni 3D di Vetulonia, Populonia, la Volterra etrusca e il Mausoleo di Lars Porsenna

Babilonia – © Marco Mellace

Ecco la nostra intervista a Marco Mellace il “Flipped Prof”

Buongiorno Marco com’è nata l’idea delle ricostruzioni 3D?

Ho una grande passione per il 3D ma non solo, all’interno del canale YouTube Flipped Prof ci sono quasi tremila video multidisciplinari su matematica, storia, storia dell’arte, architettura, epica, letteratura, italiano, scienze. Il video più recente è la ricostruzione del sistema solare. Tutto è nato nel periodo del Covid, in cui ho fatto confluire tutti i miei interessi nel 3D, perché ho capito che era uno strumento che poteva arricchire le lezioni, utilizzando queste ricostruzioni per fare vedere lo splendore e la bellezza delle città antiche.

Durante la didattica distanza molti insegnanti si sono dovuti inventare nuovi metodi di insegnamento

Si molti professori sono dovuti reinventare completamente, le difficoltà sono state tantissime e la mia attività è nata proprio in quel periodo. L’algoritmo ha premiato i miei video che sono stati visti dagli studenti, come la riforma dei Gracchi, il primo e secondo Triumvirato, la Gerusalemme liberata, l’Orlando furioso., la Guerra del Peloponneso, Babilonia, la diga del Vayont. 

Quali sono le ricostruzioni 3D di cui vai più fiero?

Ce ne sono molte, sicuramente una di quelle che mi ha reso famoso è quella sul Partenone, per cui ho partecipato anche a una puntata del programma Freedom su Italia Uno. Ma anche la Tomba campana che è stata trasmessa su una tv coreana, oppure il sito di Epidauro che nel 2024 è stato trasmesso sulla televisione di stato Giapponese. Ma anche la ricostruzione 3D di Siracusa utilizzata da Harvard per un documentario interno sulla didattica digitale. Sono molto orgoglioso anche della mia ricostruzione 3D di Karahan Tepe che è considerato il più antico insediamento umano al mondo.

Quali sono i tuoi principali lavori 3D relativi alla Toscana antica?

In particolare sono quattro tutti molto importanti, alcuni realizzati con il supporto di Francesco Galluccio uno dei più grandi etruscologi al mondo. Voglio ricordare il Mausoleo di Lars Porsenna, ho cercato di ricostruire l’edificio sulla base delle descrizioni degli storici romani, una costruzione davvero particolare con quattro colonne piramidali, un luogo molto suggestivo. Poi ho realizzato la ricostruzione 3D di Populonia, una perla del mondo etrusco. L’unica città importante che si affaccia sul mare su cui non abbiamo tantissime fonti in merito, ma conosciamo la necropoli e le miniere di ferro. Poi ho ricostruito Volterra una delle città più importanti del mondo etrusco, una sorpresa, un luogo straordinario che conosciamo per le rovine romane. Infine Vetulonia di cui ho ricostruito la città e le sepolture più importanti.

Populonia, la perla marina degli Etruschi

Alla scoperta della Volterra Etrusca

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