Il Corecom della Toscana ha attribuito a Paolo Ruffini il riconoscimento di ‘Comunicatore Toscano 2025’ per la sua capacità unica di coniugare talento artistico, sensibilità sociale e profondità umana in un linguaggio comunicativo autentico, inclusivo e immediatamente riconoscibile.
La cerimonia di conferimento si è tenuta ieri nella sala delle Feste di palazzo Bastogi a Firenze: sono intervenuti la presidente del Consiglio regionale della Toscana Stefania Saccardi, l’assessora regionale alla cultura Cristina Manetti e il presidente del Corecom Marco Meacci.
Le motivazioni del premio
Come si legge nella motivazione del Corecom Ruffini, attore, autore e conduttore, ha saputo trasformare ogni palcoscenico – teatrale, cinematografico e televisivo – in un luogo di dialogo e ascolto, promuovendo valori di solidarietà, rispetto e apertura verso l’altro. La sua attenzione costante al mondo della disabilità, espressa in progetti culturali e percorsi di spettacolo che mettono al centro la persona, rappresenta un esempio virtuoso di comunicazione capace di abbattere barriere e pregiudizi.
“Intelligenza, ironia e impegno sociale. Paolo Ruffini rappresenta la toscanità nel senso più ampio. E per questo siamo grati al Corecom per aver scelto questo artista quale destinatario del premio comunicatore toscano 2025 – ha detto la presidente del Consiglio regionale Stefania Saccardi – Ruffini è una persona di grande qualità e profondità, ed è stato capace di trasformare la comunicazione in relazione, dando voce a mondi diversi e spesso invisibili, parlando a pubblici eterogenei con un linguaggio immediato, mai superficiale. Il suo percorso dimostra come l’ironia possa essere uno strumento culturale, civile e profondamente umano.”
“Paolo Ruffini è il comunicatore dell’anno e la sua storia ci racconta tante cose – ha aggiunto l’assessora regionale alla cultura Cristina Manetti – la sua capacità di entrare in sintonia con i ragazzi, partito da una comicità che ci ha fatto ridere, con i suoi doppiaggi, con le sue espressioni livornesi fino ad arrivare ad incontrare i ragazzi in modo diretto, in modo inclusivo, di apertura e con una autentica toscanità. Oggi il Corecom ha scelto il lato migliore della espressione artistica che riesce a coinvolgere in modo profondo le nuove generazioni e far emergere una maniera intelligente di fare arte.”

L’impegno di Paolo Ruffini per l’inclusione
Tutta l’attività artistica di Ruffini ha attinenza con l’ambito del sociale e dell’inclusione, soprattutto lo spettacolo teatrale “DIN DON DOWN – Alla ricerca di (D)io”, che vede protagonista Ruffini insieme agli attori con disabilità della Compagnia Mayor Von Frinzius, e che sta raccogliendo il tutto esaurito ovunque. Lo spettacolo ha debuttato nella stagione 2024/25 con un immediato successo e – solo in questa stagione teatrale 2025/2026 – toccherà oltre 50 date, tutte sold out.
Sui social, i video dello spettacolo e delle numerose standing ovation hanno raggiunto milioni di visualizzazioni, diventando virali e confermando l’apprezzamento del pubblico per un progetto artistico che affonda le sue radici nel senso più profondo dell’inclusione, la valorizzazione dell’unicità e della perfezione di ciascuna persona.
“Sono felice di questo premio, perché la comunicazione è importante e oggi tutti noi abbiamo un pubblico che si chiamano follower e tutti quanti noi possiamo trasmettere delle cose – ha detto Ruffini – e abbiamo una responsabilità. Mentre il mondo vive delle situazioni opache e scure come le guerre, che ci passano sopra la testa e ci terrorizzano e il nostro tessuto sociale è inquinato da tante cose orrende, ma se al sociale togliamo la e rimaniamo nel social possiamo cercare di comunicare cose belle, riempirlo di cose umane e tutti possiamo in mood diverso a contribuire a rendere il nostro mondo un luogo migliore. Ringrazio la Regione Toscana per questo bellissimo premio e spero di continuare a fare un uso sociale dei social, coinvolgendo i bambini, chi ha la sindrome di down che sono persone stupende che non inizierebbero mai una guerra.”