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A Pistoia riapre la chiesa di San Jacopo in Castellare, tra le più antiche della città

Dopo il restauro l’antico complesso ha riaperto al pubblico: diventerà una sede museale e ospiterà anche convegni

Chiesa di San Jacopo in Castellare

È stata riaperta al pubblico dopo un lungo restauro la Chiesa di San Jacopo in Castellare, nel centro storico di Pistoia. Il complesso, che è uno dei più antichi della città, è stato oggetto di un intervento da quasi 3 milioni di euro, 2 dei quali finanziati dalla Fondazione Caript e il resto dal Comune, e diventerà presto un museo.

Gli affreschi ritrovati

All’interno la chiesa conserva affreschi di notevole rilevanza. Le pitture, perlopiù a carattere devozionale, furono realizzate in più tempi tra la metà del Duecento e la seconda metà del Trecento. Una parte venne riscoperta già tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, quando si registrano interventi del pittore-restauratore Galileo Chini. Con la recente campagna di restauri sono stati recuperati nuovi importanti affreschi, come l’elegante decorazione nell’arcone della fiancata sinistra o il Cristo in maestà tra angeli nella calotta absidale.

San Jacopo in Castellare è una delle chiese più antiche di Pistoia. L’edificio esisteva forse già in epoca altomedievale e fu eretto a ridosso della prima cinta muraria nella zona detta ‘castellare’, per la presenza di fortificazioni militari fin dal X secolo. Grazie alla sua posizione sopraelevata e protetta, anche dall’antico corso del torrente Brana, sin dall’antichità questo luogo fu una zona strategica,
in stretta connessione con il tratto urbano della via Francigena e con l’accesso settentrionale alla città attraverso l’antica Porta di Sant’Andrea. Dopo la soppressione nel 1785 voluta dal
vescovo Scipione de’ Ricci, la chiesa fu destinata a oratorio delle vicine Scuole Leopoldine e infine a laboratorio privato.

Il restauro e le prossime aperture

L’intervento di restauro del complesso architettonico, elaborato dallo Studio di progettazione Gurrieri Associati di Firenze, che ha restituito alla città un polo culturale nel cuore cittadino, ha previsto il recupero edile e impiantistico, la trasformazione dell’ex chiesa in sala convegni, il restauro degli affreschi condotto con la supervisione della Soprintendenza, nonché la riqualificazione dell’ex canonica e la sistemazione del giardino, che è una vera e propria terrazza a verde.

La chiesa sarà aperta al pubblico da giovedì 25 aprile a domenica 2 giugno sabato, domenica, festivi (25 aprile e 1° maggio) e venerdì 26 aprile dalle 10 alle 18. Per i giorni del 25, 26, 27, 28 aprile e 1° maggio si terranno delle visite guidate gratuite, alle ore 11, 15 e 17 per gruppi di massimo 25 persone. Poi dall’8 giugno al 1° settembre la chiesa sarà aperta gratuitamente il sabato, domenica e festivi dalle 11 alle 19.

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