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A Vaiano le vele al carbonio per le barche hi-tech: produzione all’avanguardia sotto le volte di Nervi

La Millenium Tech porta avanti nel pratese una produzione innovativa e unica nel suo genere nell’edificio che fu ristrutturato negli anni ’30 dal famoso ingegnere, pioniere (per l’epoca) di nuove tecniche costruttive

millenium tech – vele al carbonio

Tra le due guerre, Pier Luigi Nervi ristrutturò a Vaiano un edificio con tecniche all’avanguardia per l’epoca. Oggi quello spazio – che ancora ha ben visibili le tracce del suo lavoro, a partire dalle grandi volte – mantiene viva la sua vocazione innovativa: qui infatti la Millenium Tech realizza le vele al carbonio per le barche hi-tech.

Un grande spazio aperto, ideale per questa produzione unica nel suo genere, che ha portato l’azienda ai vertici internazionali nel campo della produzione delle vele da più di 40 anni. Le fibre di carbonio sono dei tessuti a tutti gli effetti, per quanto speciali e particolarissimi, per la cui lavorazione il know how del territorio pratese, capitale europea del tessile, è fondamentale.

Due i brevetti all’avanguardia per la lavorazione delle fibre di carbonio, entrambi ideati dall’azienda di Vaiano: il Millenium Arxe, la prima vela a pezzo unico, e il più recente Monolithic, la tecnologia costruttiva attualmente più avanzata sul mercato. “Non facciamo solo produzione – spiega Davide Innocenti, direttore tecnico e socio fondatore dell’azienda – ma abbiamo un vero e proprio centro di ricerca e studio, che contiene tutta la filiera necessaria per ottenere, alla fine, un prodotto di qualità”. “Quello che ci contraddistingue è aver deciso di tenere tutto qui a Vaiano, nel territorio pratese, senza esternalizzare o spezzare la filiera in alcun modo. Si salvaguarda la qualità del nostro prodotto e quella della relazione con il cliente: perché ogni barca ha una propria singolarità irripetibile e la vela noi la costruiamo su misura”.

La storia dell’edificio rinato grazie a Nervi

Nel 1931, gli industriali del tessile, tra le due guerre, chiesero al brillante ingegnere di rinnovare l’edificio industriale storico costruito nel 1400 per assecondare la grande espansione in atto del settore. Pier Luigi Nervi sperimentò così nel pratese nuove tecniche costruttive, con l’utilizzo del cemento armato.

La sua opera pionieristica è ancora ben visibile negli antichi opifici tessili, architetture industriali in parte riconvertite in nuove aziende.

 

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