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“Accènti Intoscana”: arriva il format video per raccontare le storie di Giovanisì

Gli allievi del corso per tecnici del restauro Fresco sono i protagonisti della prima puntata della rubrica dedicata ai ragazzi e alle ragazze che hanno beneficiato del progetto della Regione Toscana

Sono i dodici allievi del corso Fresco i protagonisti della prima puntata di “Accènti Intoscana”, le storie possibili di Giovanisì, il nuovo format video realizzato da Fondazione Sistema Toscana per raccontare le opportunità del progetto della Regione Toscana per l’autonomia delle nuove generazioni, attraverso le testimonianze dirette dei beneficiari.

Giovanisì, nato nel 2011, ha dato infatti a oltre 365mila ragazzi e ragazze opportunità legate al diritto allo studio e alla formazione, al sostegno a percorsi per l’inserimento nel mondo del lavoro e alla facilitazione per l’avvio di start up.

La prima puntata sugli allievi del corso Fresco

La prima puntata appunto è dedicata agli studenti del Corso di qualifica per Tecnico del restauro di beni culturali Fresco, gratuito perché finanziato dalla Regione Toscana con le risorse del Por Fse 2014/2020 e che rientra nell’ambito di Giovanisì.
Il corso, che prevede 2700 ore di aula di cui 810 di tirocinio, è organizzato da un partenariato di agenzie formative, università e imprese, che ha come capofila la Scuola professionale edile e CPT di Firenze.

I giovani allievi del corso Fresco al lavoro nella Villa Medicea della Petraia

Formazione sul campo nella Villa Medicea della Petraia

Il percorso – che è iniziato nel 2018 e si concluderà entro l’autunno del 2021 – ha come obiettivo quello di sviluppare figure professionali altamente qualificate per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio storico artistico e architettonico della Toscana.

Gli allievi sono stati impegnati sul campo in restauri importanti, tra cui il cantiere allestito allestito nel Duomo di Fiesole, per riportare a nuova vita gli affreschi del catino absidale della cattedrale di San Romolo, risalenti alla fine del 1500, ma anche il cantiere scuola dentro il Palazzo Piccolomini di Siena, ora sede dell’archivio di Stato.
Attualmente stanno lavorando in una location unica, la splendida Villa Medicea della Petraia, sulle colline di Firenze, dove curano il restauro degli affreschi nella loggetta sopra il salone delle feste.

Giovani studenti dalla Toscana e da tutta Italia

Tra loro ci sono giovani arrivati da tutta Italia per inseguire un’opportunità formativa e professionale unica e coronare così il loro sogno: diventare restauratori.
Come Giovanna Angela, catanese laureata in Beni Culturali, che per seguire il corso si è trasferita a Firenze, o come Francesco, originario di Veroli, in provincia di Frosinone, che si è iscritto a Fresco per ampliare la sua conoscenza delle tecniche murali.

Non mancano i toscani, come Gabriele di Greve in Chianti, un diploma da tecnico informatico in tasca e la voglia di cambiare lavoro che lo ha portato ad abbracciare questa nuova sfida. O la fiorentina Lavinia, appassionata di restauro fin da quando era bambina che ha scelto questo corso in cerca di un percorso artigianale, che coniugasse il suo amore per la scienza con quello per l’arte e l’attività manuale.

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