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Adrian Fartade svela i segreti della Luna sul palco del Teatro Petrarca di Arezzo

Domenica 10 aprile debutterà ad Arezzo lo spettacolo “Luna: a love story” del divulgatore scientifico amatissimo sui social

Luna, a love story

Il 21 luglio del 1969 Neil Armstrong posò per la prima volta un piede ‘umano’ sulla superficie della Luna, da allora la storia non è stata più la stessa.

Eppure l’amore dell’uomo per il satellite della terra ha origini antichissime. Fin dagli egizi gli umani hanno sollevato gli occhi al cielo per chiedersi cosa fosse quel diamante incastonato tra le stelle.

Misteriosa trascinatrice di maree, consultata per il taglio dei capelli o per scrivere gli oroscopi la Luna è stata anche protagonista di romanzi, poesie e numerosissime canzoni.

A partire dallo splendido “Canto notturno di un pastore errante dell’Asia” di Giacomo Leopardi fino a “Fly me to the Moon” di Frank Sinatra o“Tintarella di luna” di Mina.

E proprio adesso che pensavamo di sapere tutto sulla Luna, lei sta cominciando ad allontanarsi dalla terra.

Di questo e molto altro parlerà il divulgatore scientifico Adrian Fartade nel suo spettacolo “Luna: a love story” che debutterà domenica 10 aprile al teatro Petrarca di Arezzo.

Ecco la nostra intervista

Ciao Adrian! Sei ormai conosciutissimo per la tua attività di divulgatore per tutto quello che riguarda lo spazio e non solo. Io ti immagino come un bambino che da piccolo guardava sempre verso il cielo, com’è nata la tua passione per le stelle?

Nasce quando vivevo al confine tra Transilvania e Romania, una zona che mi piaceva tantissimo ed ero sempre incantato dai paesaggi che avevo intorno. Quando ero all’asilo scoprii da un’immagine che era attaccata sul muro che la terra era solo uno dei pianeti del sistema solare. Quindi scoprii che mi trovavo su un pianeta e il fatto che là fuori ci fossero altri pianeti con paesaggi e condizioni completamente diverse per me bambino era come se mi avessero detto che a casa mia c’era un armadio pieno di giocattoli che non avevo mai visto.

Ho letto che hai impiegato un anno intero per preparare il tuo nuovo spettacolo sulla “Luna: a love story”, cos’hai scoperto e cosa ci racconterai?

Pensiamo di sapere tutto sulla luna e invece non è così. La Luna è bella, ha crateri, è grigia, fine. E’ come se un turista parlando dell’Italia dicesse “Cosa c’è da vedere? Si c’è la torre di Pisa, il Colosseo e i canali di Venezia” invece c’è molto di più. Io cercherò di mostrare la Luna come non si vede mai, oltre l’apparenza. La Luna è un corpo planetario, è a tutti gli effetti come un pianeta che orbita intorno a noi. Ha vallate, montagne, pianure gigantesche, canali, caverne e molto altro che non ci possiamo neanche immaginare.

Da quando Neil Armstrong ha messo il piede sulla Luna è cambiato il nostro modo di vedere la luna?

Moltissimo, per adesso 12 esseri umani hanno camminato sulla Luna in sei diverse missioni. L’ultima è stata 50 anni fa nel 1972. La nostra comprensione della Luna è cambiata moltissimo ma anche della Terra proprio grazie agli studi che abbiamo fatto sulla Luna. La storia della Terra e della Luna sono legate tra di loro. Quest’anno parte la prima missione per permettere agli umani in futuro di tornare sulla sua superficie, si chiama Artemis 1. Nell’arco del prossimo decennio vedremo il ritorno degli esseri umani sulla Luna, ma non solo! Vedremo l’inizio della creazione di un villaggio internazionale sulla superficie lunare. Noi vedremo la prima spedizione di prova che darà inizio alla vita umana su altri posti nel sistema solare, prima la Luna, poi Marte e il mondo non sarà mai più lo stesso. In futuro vivranno decine di migliaia di persone sulla Luna. Atterrerremo intorno al 2025-2026.

La terra vista dalla luna – © Elena11/shutterstock

Non hai mai pensato di fare un viaggio nello spazio? Adesso inizia a delinearsi anche la possibilità di fare turismo spaziale, Jeff Bezos l’ha fatto!

Mi piacerebbe però allo stesso tempo mi piace moltissimo anche raccontare queste cose. Sono felicissimo di essere nel posto dove sono e raccontare alle persone l’avventura degli esseri umani nello spazio. Certo, un giorno sarebbe bello, ma i prezzi sono ancora molto alti per quelle che sono le mie possibilità.

La Luna ha sempre affascinato poeti, scrittori e musicisti, come mai secondo te?

La risposta più banale è semplicemente perchè si vede molto bene, ma penso che parte del fascino sia il fatto che per molto tempo non solo non avevamo una spiegazione del perchè esisteva, ma anche perchè era così. Consideriamo che fino al 1959 (con la missione Luna 3) nessuno aveva visto l’altra faccia della Luna, perchè gira su se stessa mentre gira intorno alla terra.  Parte del suo fascino è sicuramente il mistero, l’idea che chissà cos’è davvero la Luna. C’è questa idea che con l’aumentare delle scoperte e della conoscenza la Luna perderà il suo fascino, ma io credo che sarà l’esatto opposto, ne guadagnerà molto di più di quanto ne abbia mai avuto.

Da poco è uscito il nuovo ‘disaster movie’ di Emmerich “Moonfall” in cui si ipotizza che la Luna possa cadere sulla Terra, cosa ne pensi?

Fa un po’ ridere che la Luna possa cadere sulla terra, perchè sta accadendo l’esatto opposto. La Luna si sta allontanando dalla Terra, circa 3 centimetri ogni anno. In 25-30 anni si è allontana circa un metro. I motivi di questo ve li racconterò nello spettacolo.

Adrian Fartade

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