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Da Boccioni a Carrà: Palazzo Blu racconta il Futurismo

Dall’11 ottobre al 9 febbraio 2020, Pisa ospita la mostra dedicata a uno dei periodi più dirompenti e innovativi della storia dell’arte

Giacomo Balla, mostra Futurismo a Palazzo Blu, Pisa

Abbiate fiducia nel progresso, che ha sempre ragione, anche quando ha torto, perché è il movimento, la vita, la lotta, la speranza

Così Filippo Tommaso Marinetti inaugurava un periodo nuovo e dirompente per la cultura, una fase in cui l’arte lasciava la sua funzione poetica per “scendere in strada” e abbracciare una tendenza più combattiva. Questo suo pensiero sarebbe sfociato poi nel movimento del Futurismo a cui è dedicata l’omonima mostra a Palazzo Blu: dall’11 ottobre al 9 febbraio 2020, Pisa si prepara ad accogliere oltre cento opere tra dipinti, disegni e oggetti d’arte dei più grandi maestri del Novecento, da Boccioni a Carrà, da Balla a Severini.

L’anima fortemente “anti” (anti-borghese, anticattolica e anti-passatista) del Futurismo ha fatto sì che questa corrente diventasse immortale e un punto di riferimento tra le avanguardie europee

La rassegna si propone di provare come i più grandi fra gli artisti futuristi seppero rimanere fedeli alle riflessioni teoriche enunciate nei manifesti, traducendole in immagini spiazzanti e innovative.
L’esposizione è scandita in sezioni intitolate ognuna a un manifesto del movimento, per attraversare poi trent’anni di arte futurista, a partire dal 1910.

Visitando la mostra Futurismo, si potranno inoltre leggere delle brevi citazioni dei manifesti che aiutano il visitatore a comprendere le infinite curiosità che si trovano esposte.

La mostra è stata resa possibile dalla qualità e quantità dei prestatori, ben 29, tra i quali figurano la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, con nove opere; il Museo del Novecento e la GAM di Milano con 16 opere; il Castello Sforzesco di Milano (Civico Gabinetto dei Disegni e Collezione stampe “Achille Bertarelli” con dieci opere); il Mart di Rovereto con ben 21 opere, il Museo Caproni di Trento, con due opere, e altre importanti collezioni pubbliche e private.

 

Info: futurismopisa.it

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