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A Firenze si celebrano le donne della Divina Commedia grazie al talento di Regina Schrecker

Francesca da Rimini, Pia de’ Tolomei e Beatrice sono le tre protagoniste della ricerca sartoriale della celebre stilista i cui splendidi costumi sono visibili a Palazzo Strozzi Sacrati sede della Regione Toscana

Top model per le passerelle dell’alta moda a Roma, Firenze e Parigi, amica di Andy Warhol, eletta Lady “Universe”, viaggiatrice cosmopolita, artista. Regina Schrecker è stata tutto questo ma solo a Firenze ha scoperto la sua vera passione e cioè diventare una stilista e creare moda.

Negli anni ’80 ha lavorato per la televisione italiana al fianco di artisti del calibro di Johnny Dorelli, Enzo Jannacci e Walter Chiari.

Negli anni ’90, si è dedicata ai mercati emergenti, i paesi dell’Est e dell’Oriente. Regina Schrecker è infatti una delle prime griffe a portare la moda italiana in paesi come la Russia, l’Ucraina, la Repubblica Ceca, il Giappone e la Cina fino ad Ulan Bator, capitale della Mongolia.

Nel 2000 ha creato i costumi teatrali per “Madama Butterfly”, opera lirica presentata al Festival Puccini di Torre del Lago e successivamente in tournée in tutto il mondo.

Adesso parte da Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze sede della Regione Toscana una nuova avventura. Regina Schrecker si è infatti confrontata con tre donne della Divina Commedia, una per ogni cantica, in occasione dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri.

Francesca da Rimini, Pia de’ Tolomei e Beatrice sono le tre protagoniste della sua ricerca sartoriale. Tutte e tre le donne sono morte tragicamente. Le prime due uccise dalla mano di uomini e la terza morta quando aveva appena 24 anni forse di parto.

Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani presente all’inaugurazione ha dichiarato: “Con l’assessora Alessandra Nardini abbiamo voluto dare un’immagine forte a chi entra nella sede della Regione Toscana. Si vedono in questi modelli realizzati da una delle più importanti stiliste che abbiamo in Toscana, tre donne che ricordano due aspetti. Da un lato purtroppo la triste constatazione che il femminicidio, la violenza sulle donne esisteva anche nell’epoca in cui viveva Dante, 7 secoli fa. L’episodio di Paolo e Francesca è conosciuto da tutti, Pia de’ Tolomei invece fu costretta a un matrimonio combinato e uccisa dal marito geloso che le gettò dalla finestra di Castel di Pietra nel comune di Gavorrano, come Dante ci ricorda “Siena mi fè, disfece Maremma”. Però vi è anche Beatrice: l’ispirazione della bellezza, della sapienza, di quanto l’amore muove il mondo. Festeggiamo i 700 anni dalla morte di Dante qui in Regione al femminile con la qualità e lo stile che una stilista come Regina Schrecker riesce a ispirarci”.

“Ho immaginato Francesca da Rimini vestita con un raffinato abito in seta rossa, maniche lunghe e doppie, con una sontuosa sottogonna, sempre in pesante seta verde scuro tendente al blu notte. Colori che già da soli rappresentano la passione, la speranza e la sacralità. La splendida veste è ricchissima nei tessuti ma adatta nel taglio essenziale e nei colori brillanti ma sobri, a una giovane donna sposata” ha raccontato Regina.

Pia de’ Tolomei

“Per Pia de’ Tolomei ho scelto una linea semplice ma elegante che riunisce la raffinatezza delle sue nobili origini senesi e la bellezza semplice e selvaggia della Maremma dove ha vissuto con il marito. L’abito, in seta pesante, è nei toni del verde bosco e del marrone scuro e lascia intravedere aprendosi una veste gialla ed è arricchito da una sopravveste con strascico realizzato in tessuto damascato color sottobosco e oro”.

“Per Beatriceha dichiarato la stilistanon volevo usare il celeste che è il colore della Madonna o il bianco. Ho scelto il rosa, perchè mi ricordava un raggio di sole che esce dalle nuvole. Dante incontra Beatrice in Paradiso, attraverso il suo abito ho voluto evidenziare la sua purezza e il suo ruolo di protettrice: una tunica rosa pallido, con maniche in pizzo raffinato che arricchisce anche la scollatura. Con lo stesso pizzo ho realizzato un mantello con strascico che impreziosisce l’abito, così come l’elegante acconciatura in oro e argento tra i capelli”.

 

 

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