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© Dipartimento Protezione Civile

Cultura /

A Volterra il primo corso per la salvaguardia del patrimonio culturale in emergenza

60 i partecipanti italiani e stranieri arrivati a Volterra per prendere parte alla formazione in aula e alle esercitazioni pratiche per confrontarsi e condividere le misure per proteggere i beni culturali a rischio

Volterra è stata la location scelta per le attività del Protecting Cultural Heritage Course realizzato nell’ambito del progetto europeo Proculther-Net, coordinato dal Dipartimento della Protezione Civile. Si tratta del primo corso europeo interamente dedicato alla protezione dei beni culturali a rischio e ha rappresentato una preziosa occasione di confronto tra istituzioni ed esperti per rafforzare e ampliare la comunità internazionale dedicata alla protezione del patrimonio culturale in situazioni di emergenza.

Il corso

Il corso si è svolto su due sessioni dal 6 al 10 marzo e dal 20 al 24 marzo. A questo appuntamento formativo hanno preso parte 60 partecipanti in rappresentanza di 24 Paesi del Meccanismo unionale di protezione civile, ma anche professionisti e esperti di istituzioni e organizzazioni non governative europee a conferma di una crescente attenzione, anche a livello internazionale, sui temi della capacità di risposta e della salvaguardia del patrimonio culturale in emergenza.

Entrambe le sessioni hanno impegnato i corsisti in una prima fase di formazione in aula a cui sono seguite attività laboratoriali, dimostrazioni ed esercitazioni pratiche per apprendere le misure per la salvaguardia del patrimonio culturale immobile, mobile e intangibile.

I luoghi di Volterra

Presso la Siaf – Scuola Internazionale di Alta Formazione di Volterra si sono svolte le lezioni tenute da esperti dei partner del progetto PROCULTHER-NET, in cui si inserisce il corso, e da consulenti ed esperti del centro di coordinamento della risposta alle emergenze del Meccanismo Unionale di Protezione Civile e dell’UNESCO. L’Italia ha contribuito con formatori provenienti dal Dipartimento della Protezione Civile, dal Ministero della Cultura, dal Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e dall’Istituto Centrale per il Restauro.

La Badia Camaldolese, un monastero dell’XI secolo situato poco al di fuori delle mura di Volterra, è stata invece il teatro di una prima attività pratica che ha permesso a tutti i partecipanti, divisi in squadre con competenze miste, di testare le nozioni acquisite nell’ambito della tutela dei beni culturali immobili in situazioni di emergenza.

A conclusione di ogni sessione è stata poi organizzata un’esercitazione che ha previsto due diversi scenari nella città di Volterra, il Palazzo dei Priori il 10 marzo e la Pinacoteca – Museo Civico il 24 marzo, in cui i corsisti hanno potuto mettere in pratica quanto appreso nelle giornate precedenti, simulando le operazioni di messa in sicurezza di beni mobili a rischio.

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