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Una firma per migliorare la salute globale: accordo tra Meyer e Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo

La convenzione prevede che il Meyer collaborerà con l’Aics fornendo supporto trasversale, anche sul piano tecnico-scientifico, per attività connesse alla salute globale

Una fima per migliorare la salute globale. Questo il senso dell’accordo tra l’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (Aics) e l’Azienda ospedaliero-universitaria Meyer all’insegna della cooperazione sanitaria internazionale.

La convenzione prevede che il Meyer – mediante il suo Centro di Salute Globale, centro di coordinamento delle iniziative di cooperazione sanitaria internazionale della Regione Toscana – collaborerà con l’Aics fornendo supporto trasversale e anche sul piano tecnico-scientifico, progettuale, formativo e di capacity building (sviluppo delle capacità) in particolare per attività connesse alla salute globale.

“L’impegno costante della Regione in iniziative di cooperazione sanitaria è un impegno etico di solidarietà e anche un investimento strategico nello sforzo, che la Toscana ha storicamente intrapreso, di costruire la convivenza e il bene comune, dalla singola persona alla comunità globale, nel rispetto dei diritti fondamentali di tutti i cittadini -ha sottolineato l’assessore alla salute Simone Bezzini -. Elemento centrale del nostro sistema di cooperazione sanitaria è, infatti, la riduzione delle diseguaglianze ai fini della tutela del diritto alla salute in un quadro asimmetrico, che sempre meno si identifica con i confini nazionali dei Paesi”.

“Crediamo molto nella cooperazione sanitaria internazionale, che la Regione Toscana intende portare avanti, a maggior ragione considerati i tempi che viviamo – ha dichiarato l’assessora al sociale e alla cooperazione internazionale Serena Spinelli -.  Le sinergie, venutasi a creare in questo contesto, sono molto importanti. Consentono di condividere in modo costruttivo obiettivi, strumenti, professionalità e competenze, messe al servizio degli altri in un mondo sempre più interconnesso e globalizzato. Lo sviluppo di nuove progettualità condivise consentirà di partecipare in maniera proattiva al fabbisogno attuale, in termini di diritto alla salute e di tutela dei diritti umani.”

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