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Calenzano comune “green” e virtuoso riceve il Premio Nazionale Emas

Il riconoscimento alla fiera Ecomondo di Rimini, in un anno il comune toscano ha risparmiato 2600 tonnellate di Co2

Calenzano - © Marco Niccoli

Calenzano ha ricevuto lo scorso 28 ottobre il prestigioso Premio Nazionale Emas alla fiera Ecomondo di Rimini, evento di riferimento in Europa per la transizione ecologica.

Il Premio Emas è organizzato dal Comitato per l’Ecolabel e l’Ecoaudit e l’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) che ogni anno valorizzano le organizzazioni certificate, premiando quelle che hanno meglio interpretato e applicato principi ispiratori dello schema EMAS e del marchio Ecolabel UE. In Italia sono 125 le amministrazioni pubbliche registrate EMAs, 10 sono in Toscana.

Il premio è stato conferito al comune toscano perchè è riuscito nel 2019 a risparmiare 2600 tonnellate di Co2 grazie a un percorso di riduzione, assorbimento e monitoraggio delle emissioni di gas serra su tutto il territorio comunale.

Calenzano diventa così ispirazione per tutti i comuni d’Italia grazie a un modello locale integrato di gestione ambientale che permette di misurare e rendicontare costantemente in via continuativa e trasparente l’impatto delle politiche amministrative sulle emissioni di Co2 e quindi sui cambiamenti climatici.

Le azioni “virtuose”

Il comune di Calenzano negli ultimi dieci anni ha messo in piedi un’incisiva manovra per mitigare le emissioni di gas serra. Tra le azioni principali: la sostituzione di tutta l’illuminazione pubblica con lampade a LED, nuovi spazi di verde urbano e nuovi alberi, l’efficientamento energetico degli edifici comunali e delle scuole realizzato con finanziamenti regionali, la rete di piste ciclabili, il cambio parco veicolare delle macchine comunali che sono tutte elettriche, è in atto la conversione all’elettrico anche del trasporto scolastico.

Le prossime azioni

Ma il comune di Calenzano non si ferma qui ed è determinato a raggiungere per il 2025 una riduzione complessiva di 4000 tonnellate di Co2 e vuole ulteriormente ridurle del 40% entro il 2030 come previsto dal Patto dei sindaci per l’ambiente sottoscritto nel 2017.

Per fare questo in futuro il comune vuole coinvolgere tramite protocolli di intesa anche i privati, le aziende produttive del territorio per ridurre ancora di più le emissioni di Co2.

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