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Combattere la disuguaglianza? Si può fare, anche con la narrazione. Il premio Oxfam

Nell’ambito del Festival nazionale dell’economia civile, a Palazzo Vecchio sono stati assegnati riconoscimenti ai vincitori Premio di Oxfam. Intanto il Festival prosegure a Firenze fino al 26 settembre

Frank, la rotta mediterranea - © Vito Finocchiaro

Combattere le diseguaglianze e gettare le basi per una società più generativa, solidale e unita sono alcuni degli obiettivi del Festival nazionale dell’economia civile, arrivato quest’anno alla sua terza edizione e che ha avuto inizio oggi, giovedì 23 settembre, presso la Sala d’Arme di Palazzo Vecchio con l’assegnazione del Premio “Combattere le disuguaglianze, si può fare” ideato da Oxfam Italia, in collaborazione con Amici di Salvataggio – Associazione Alessandra Appiano e con il patrocinio di Rai per il Sociale. Il Festival proseguirà fino al 26 settembre.

La premiazione

Sono stati premiati professionisti della comunicazione, operatori, associazioni, aziende che con il loro lavoro hanno dimostrato che è possibile contrastare le disuguaglianze, generando valori positivi per le comunità, in Italia e nel mondo. Un evento che è avvenuto alla presenza di Eugenio Giani (presidente della Regione Toscana), Sara Funaro (assessore all’educazione e welfare del Comune di Firenze), Roberto Barbieri (direttore generale di Oxfam Italia) e Leonardo Becchetti, che oltre a essere un giurato di eccezione è il direttore del Festival nazionale dell’economia civile e cofondatore di NeXt – Nuova economia per tutti.

I vincitori

Il riconoscimento – un’opera originale donata dall’artista Stefano Bergamaschi, alias Steve Barney – è stato consegnato a Giuseppe Smorto (“Per la Calabria non c’è cura”, Il Venerdì di Repubblica) e Antonio Nasso per il docufilm “Calabria oltre il Covid, il deserto della sanità e le storie di chi resiste” (Repubblica.it), nella sezione Raccontare la disuguaglianza. A il Tango dell’intercultura presentato da Cies onlus/MateMù, associazione vincitrice del premio nella sezione Affrontare la disuguaglianza.

Riconoscimento anche per Princes Industrie Alimentari, premiata nella sezione Costruire alternative alla disuguaglianza, per aver promosso – con il progetto Lavoro senza frontiere – condizioni di lavoro etico nella inquinata filiera del pomodoro, attraverso l’assunzione regolare di 11 migranti. Infine, menzione speciale a Vito Finocchiaro per il progetto fotografico Frank, la rotta mediterranea.

I temi

Il Festival nazionale dell’economia civile – nato da un’idea di Federcasse (associazione nazionale delle Banche di Credito Cooperativo, Casse Rurali, Casse Raiffeisen) che lo promuove insieme a Confcooperative, organizzato e progettato con NeXt e Sec (Scuola di economia civile) e con il contributo di Fondosviluppo – si è ormai accreditato come un evento di interesse nazionale e internazionale sullo sviluppo sostenibile, la rigenerazione dei territori e della comunità e la valorizzazione delle buone pratiche imprenditoriali, amministrative e formative.

Nello splendido “Salone dei Cinquecento” di Palazzo Vecchio, [/mark]esponenti istituzionali, del mondo accademico, economico, imprenditoriale e sociale si confronteranno soprattutto sul percorso di ripresa post pandemia individuato dal Next Generation EU e dal Pnrr italiano e i 3 assi condivisi a livello europeo: digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica, inclusione sociale. Strumenti che possono concretamente contrastare la crescita delle disuguaglianze.

Gli ospiti

Tante le personalità di spicco che parteciperanno alla terza edizione del Festival. Alla tre giorni di lavori prenderanno parte, tra gli altri, Raghuram Rajan (professore alla Booth School of Business dell’Università di Chicago), Angus Deaton (Premio Nobel per l’Economia 2015) e Jared Diamond (professore di Geografia all’Università della California e Premio Pulitzer 1998). Folta rappresentanza anche dal mondo politico con figure istituzionali come Andrea Orlando (Ministro del lavoro e delle politiche sociali), Irene Tinagli (presidente Commissione Affari Economici e Monetari del Parlamento Europeo), Patrizio Bianchi (Ministro dell’Istruzione), Stefania Giannini (vicedirettore Generale Unesco per l’educazione), Enrico Giovannini (Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili). E poi ancora interventi a tutto tondo con Mauro Berruto (allenatore di pallavolo ed ex CT della nazionale italiana), Michela Spina (portavoce dei Friday for Future Italia), Riccardo Di Stefano (presidente nazionale dei Giovani Imprenditori di Confindustria) e tanti altri.

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