Cultura/

La Compagnia della Fortezza festeggia 30 anni di teatro in carcere

Dal 28 luglio al 9 agosto si svolgeranno spettacoli e incontri nei due luoghi simbolo di Volterra: la Casa di reclusione e il Padiglione Nervi dell’ex Salina di Stato

Compagnia della Fortezza, Naturae La valle dell’innocenza

La storia della Compagnia della Fortezza diretta da trent’anni da Armando Punzo a Volterra è una storia di ‘impossibilità’ continuamente superate, una straordinaria opportunità per dimostrare che anche in una realtà difficile come quella del carcere si può aspirare a cambiare la realtàArmando Punzo nella Casa di reclusione in tutti questi anni ha portato avanti con un rigore stilistico e un coraggio davvero unico un progetto che è pian piano diventato una delle realtà più vive ed interessanti di tutto il panorama italiano ed europeo. La conclusione di questo percorso coincide però con l’inizio dei lavori per fare diventare Volterra sede di un teatro stabile.

“Finisce qui il progetto dei Trent’anni, tre anni di celebrazioni, ha dichiarato Armando Punzo, necessarie per dar corpo e concretezza a un luogo immateriale da segnare sulla mappa infinita della Compagnia della Fortezza, un territorio inesplorato fatto di idee, opere e progetti, di ricerca, di bellezza e armonia. Questo finale, il lasciarsi alle spalle questa emozionante avventura intellettuale e umana, coincide, per il chiaro disegno di un’idea più grande di noi, con l’inizio dei saggi archeologici preliminari all’avvio dei lavori per la realizzazione del teatro Stabile in carcere a Volterra. Si riparte quindi per una nuova avventura, per una nuova spedizione che ci condurrà ancora più lontano, fino ai limiti più estremi della nostra mappa ideale, per dare forma a un territorio sconosciuto oggi ancora inimmaginabile. Ringrazio i rappresentanti degli Enti e delle Istituzioni che ci sostengono e i miei compagni di viaggio che dall’inizio mi hanno permesso di affrontare questo viaggio di amore”.

Nel 2020 un anno per molti versi particolare, che per tutti noi ha significato provare forse per la prima volta un’esperienza di reclusione forzata la Compagnia mette in scena uno spettacolo diviso in due parti. Naturae. La vita mancata – primo quadro in scena dal 28 luglio al 2 agosto nella Fortezza medicea e Naturae La valle dell’innocenza – secondo quadro, l’8 e 9 agosto nel Padiglione Nervi dell’ex Salina di Stato dove gli attori saranno circondati dal sale, un elemento sacro e fondamentale che lega l’uomo alla terra e alla vita stessa.

Così ha descritto questa nuova opera Armando Punzo: “Stiamo lavorando contro la Genesi, contro la condanna dell’uomo ai suoi limiti, contro il canone occidentale, contro noi stessi e ciò che definiamo realtà. Abbiamo immaginato un Lui che con coraggio si è spinto lontano in questa ricerca. Il viaggio, la fuga in avanti hanno segnato la sua esistenza, hanno dato forma al suo pensiero, alla sua interiorità fin dall’inizio della saga. Nell’opera di Shakespeare aveva intravisto l’affresco dell’umanità da cui sentiva il bisogno di allontanarsi, Beatitudo con Borges ha rappresentato la possibilità del sognarsi diverso, gli ha fatto scoprire una parte sacrificata dentro di sé, luminosa, desiderante. In Naturae si tratta di innestare questa idea nella vita. In questi due nuovi quadri il sogno a occhi aperti dell’innocenza deve mostrarsi in tutta la sua concretezza.”

L’ingresso è su prenotazione, seguire la procedura online al link:
http://www.compagniadellafortezza.org/new/storia/30-anni-di-fortezza/spettacoli/naturae-la-vita-mancata/

Topics:

I più popolari su intoscana