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Coronavirus: 19 nuovi casi positivi, dimessi tre pazienti guariti

Salgono a 38 i tamponi positivi in Toscana e 1027 le persone in isolamento domiciliare. Scuole e università chiuse fino al 15 marzo

Sono 19 i nuovi casi positivi al Coronavirus in Toscana, registrati tra ieri sera e oggi. Al momento quindi in Toscana sono 38 i tamponi complessivi risultati positivi al Covid-19.
Di seguito i dettagli per territorio di competenza delle singole Aziende sanitarie territoriali.

Nella Asl Sud Est sono 7 i nuovi casi positivi al Covid-19. Si tratta di 5 familiari e di un vicino di casa del paziente di Chiusi. I cinque familiari sono tre donne e due uomini (di cui un minore di 11 anni), tutti residenti a Chiusi tranne una parente che vive a Montepulciano (località Acquaviva) e tutti in isolamento domiciliare, costantemente monitorati. Anche il vicino di casa, di 86 anni, vive a Chiusi, ed è ricoverato a “Le Scotte” di Siena. Un nuovo caso è stato registrato a Nottola (nel Comune di Montepulciano) in corso di approfondimento epidemiologico.

Nella Asl nord ovest sono stati registrati altri 6 nuovi casi sospetti positivi e sono in corso gli approfondimenti epidemiologici sui loro possibili contatti. Di seguito il dettaglio dei 6 casi.
Un caso positivo a Pontremoli, ossia un cittadino di 76 anni passato dal pronto soccorso di Pontremoli e adesso ricoverato all’ospedale Apuane. L’unità di crisi aziendale ha disposto la sanificazione del pronto soccorso e del reparto di medicina dove è stato ricoverato, sospendendo l’attività per la sola giornata di oggi 4 marzo e attivando la quarantena di personale e pazienti soggetti a potenziale contagio. L’uomo vive da solo, si è recato in precedenza anche nella Casa della salute di Pontremoli, sottoposta alle opportune verifiche.
Un caso positivo a Livorno: è un livornese di 55 anni, ricoverato in isolamento nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Livorno in condizioni critiche, ma stazionarie. L’uomo si è presentato autonomamente al pronto soccorso. Tutti gli operatori del reparto, che sono entrati in contatto con lui, sono stati posti in quarantena preventiva.
Due casi positivi in Valdera. Si tratta di una coppia di coniugi sessantenni, che ha soggiornato in un albergo di Ferrara dal 21 al 23 febbraio ed entrata in contatto con spagnoli, risultati positivi al test per il Covid-19, in occasione di una manifestazione internazionale di tango. I coniugi sono in sorveglianza attiva domiciliare e stanno bene.
Due casi in Val di Cornia. Si tratta di una coppia di settantenni, che come la precedente della Valdera ha soggiornato in un albergo di Ferrara dal 21 al 23 febbraio ed è entrata in contatto con spagnoli risultati positivi al test per il “Covid-19”. Anche questa coppia è in sorveglianza attiva domiciliare e in buone condizioni di salute.

Nella Asl centro i nuovi casi positivi registrati oggi sono 6, come evidenziano gli esiti dei tamponi esaminati a Careggi. Riguardo ai pazienti, a oggi in cura in Asl centro, sono stati dimessi i tre pazienti clinicamente guariti, ora in sorveglianza attiva nel proprio domicilio con monitoraggio costante di assistenti sanitari e medici di famiglia.

1027 persone in isolamento domiciliare
Dal monitoraggio giornaliero risulta che in Toscana ci sono – a oggi mercoledì 4 marzo – 1027 persone in isolamento domiciliare di cui 488 prese in carico attraverso i numeri dedicati, attivati da ciascuna Asl. Si tratta di 299 casi nella Asl centro (Firenze – Empoli – Prato – Pistoia), di 95 casi nella Asl nord ovest (Lucca – Massa Carrara – Pisa – Livorno) e di 94 casi in quella sud est (Arezzo – Siena – Grosseto).

Scuole chiuse in tutta Italia
Scuole e università chiuse in tutta Italia fino al 15 marzo. E ancora: sospensione in tutto il paese, come già accaduto per le zone rosse, di manifestazioni ed eventi “di qualsiasi natura” e “in qualsiasi luogo”; partite e competizioni sportive, compresa la serie A, a porte chiuse; sport di base che non si ferma ma solo a condizione che vengano rispettate le raccomandazioni dell’Istituto superiore di Sanità. Il governo vara una nuova stretta per tentare di arginare la diffusione del coronavirus. “La decisione di chiudere le scuole non è stata semplice – conferma la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina – è stata una scelta d’impatto, spero che gli alunni tornino al più presto a scuola”. La titolare di viale Trastevere ha anche garantito che si farà di tutto per garantire i servizi scolastici a distanza e il governo è già al lavoro per mettere a punto una norma che prevede la possibilità per uno dei genitori di assentarsi dal lavoro per accudire i figli minorenni.

Dimessi tre pazienti guariti
Dimessi tre pazienti ‘clinicamente guariti’, che erano ricoverati nei giorni scorsi nei reparti di malattie infettive degli ospedali Santa Maria Annunziata di Ponte a Niccheri (Firenze) e Santo Stefano di Prato. Lo rende noto la Ausl Toscana Centro. In particolare, lo studente norvegese e la fiorentina 32enne già da ieri sera erano in isolamento fiduciario nel proprio domicilio a Firenze, monitorati costantemente, come da protocollo, sia dagli assistenti sanitari dell’Ausl Toscana Centro che dal proprio medico di famiglia per valutare le condizioni cliniche.
Inoltre, la donna di 44 anni, ricoverata fino a stamattina a Prato, sarà in sorveglianza attiva da oggi pomeriggio, sempre a Firenze. La madre, negativa al test, è in isolamento da ieri: è l’unico contatto stretto della figlia. Gli altri due dimessi non vivono con familiari. Infine, i tre pazienti saranno sottoposti a altri due test con tampone faringeo a distanza di 24 ore, in attesa di esito negativo. Fino a quel momento dovranno restare nel proprio domicilio in sorveglianza attiva.

Nuova ordinanza della Regione: 100 posti letto in più in terapia intensiva
Interruzione dell’accesso negli ospedali di tutti i visitatori, pazienti e operatori sanitari con sintomi “simil influenzali”; sospensione del lavoro per tutto il personale sanitario che manifesti tali sintomi “simil influenzali”; e interruzione da domani dell’attività programmata chirurgica quando non sia necessaria, per mettere a disposizione più posti letto di terapia intensiva. Sono questi i tre punti della nuova ordinanza, la settima, emanata dal presidente della Toscana Enrico Rossi per la prevenzione, e gestione dell’emergenza da Coronavirus che integra e sostituisce la precedente.
“Chiediamo ai cittadini in attesa – ha sottolineato Rossi – di avere pazienza. Abbiamo preso questa decisione per tutelare la salute collettiva, nell’eventualità che il fenomeno possa avere un’ulteriore diffusione nei prossimi giorni. In questo modo renderemo disponibili posti letto in più, oltre agli attuali 30 liberi nelle terapie intensive degli ospedali pubblici e verificheremo con le strutture private quanti potranno metterne a disposizione. Contiamo di arrivare a circa 100 in totale. E domani esamineremo la possibilità di renderne disponibili altri ancora, attrezzando con ventilatori respiratori alcuni dei 308 posti che abbiamo nelle terapie subintensive”.

La Toscana fabbrica le mascherine: 30mila al giorno
Alcune aziende toscane stanno producendo mascherine protettive, nate da un’idea del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, che saranno distribuite al personale degli ospedali.
“Per il personale negli ospedali – ha spiegato Rossi in conferenza stampa – abbiamo stabilito di dotare tutti di un mascherina chirurgica, questa mascherina è un’invenzione toscana. A noi, anzi a me personalmente, è venuta l’idea che il ‘tessuto non tessuto’ può trattenere l’aerosol, l’Università ci ha certificato che è così, lo trattiene tanto quanto le mascherine che adesso sono introvabili”. Rossi ha spiegato che “ne stiamo producendo tra le 20mila e le 30mila al giorno e le distribuiremo in tutte le strutture. Per quanto sia un effetto limitato al trattenimento dell’aerosol, è una misura che possiamo estendere a tutti gli operatori sanitari e non solo”.

I cinque nuovi casi emersi ieri
Sono cinque i casi di Covid-19 scoperti ieri in Toscana, tra cui il primo che coinvolge un bambino. Si tratta del figlio di 10 anni del 44enne di Torre del Lago, rientrato con positività da Vo’ (Veneto) e in isolamento domiciliare senza più febbre. I medici dell’Igiene e sanità pubblica della Nord Ovest, considerandolo come caso sospetto in quanto contatto diretto, lo avevano già inserito in isolamento domiciliare fiduciario sotto sorveglianza attiva; sta bene ed è costantemente monitorato.
Un altro nuovo caso, sul territorio della Asl nord ovest, è un uomo, di 60 anni, che vive a Capannori, familiare di una persona ricoverata a Piacenza, risultata positiva al Covid-19. L’uomo, che ha subito avvertito l’Asl di aver avuto contatti con una persona positiva, è già in quarantena. In particolare, l’uomo presentava un leggero stato febbrile (ma non problemi respiratori particolari).
Un altro caso è stato registrato a Poppi, nel Casentino: si tratta di un uomo di 64 anni, ricoverato nel reparto di malattie infettive dell’ospedale “San Donato” di Arezzo. Il 64enne era stato di recente in Romagna, come ha spiegato il sindaco di Bibbiena Filippo Vagnoli, in qualità di coordinatore dell’ambito socio sanitario del Casentino, secondo il quale l’uomo ha “probabilmente contratto il virus in Romagna dove si è recato per un convegno. Al rientro, visto che ha iniziato ad accusare dei sintomi particolari, si è messo in quarantena in maniera autonoma”. Sia l’uomo che la compagna “si trovano adesso ricoverati presso il reparto di malattie infettive di Arezzo anche se ad essere positivo attualmente è solo il signore”.
Il quarto caso è stato registrato nel territorio di competenza della Asl centro. Si tratta di una donna di 44 anni, che vive a Firenze, ricoverata a Prato, in isolamento, positiva al primo test, sfebbrata, che è stata dimessa ed è in isolamento domiciliare.
Infine un nuovo caso sospetto positivo al Coronavirus anche a Careggi: un settantenne con sintomi respiratori, arrivato ieri al Pronto Soccorso tramite un’ambulanza del 118, è risultato positivo al Covid-19. È ricoverato nel reparto di malattie infettive in buone condizioni, non risultano contatti di particolare rilievo.

Gli atri pazienti sono stabili e in via di guarigione
Stanno bene ma sono ancora “debolmente positivi al tampone” i primi due casi di coronavirus registrati in Toscana, l’imprenditore di 63 anni di Firenze e l’informatico 49enne di Pescia. A spiegarlo è il direttore generale dell’Asl Toscana Centro Paolo Morello Marchese. “Per questo motivo – precisa – per ora resteranno in ospedale in via precauzionale”. Il 63enne si trova ricoverato a Ponte a Niccheri (Firenze), il 49enne a Pistoia.
Invece è ancora ricoverata nel reparto di malattie infettive dell’ospedale di Massa la 65enne di Codogno che era arrivata col marito a Carrara, dove possiede una seconda casa. La donna, in buone condizioni, potrebbe essere dimessa nei prossimi giorni. Il marito, che sta bene ma è risultato anche lui positivo al tampone, si trova in isolamento nell’abitazione di Carrara.
Sono complessivamente stabili le condizioni di salute degli altri pazienti, seguiti dal sistema sanitario toscano: la donna di 42 anni, residente a Pergine Valdarno, frazione del Comune di Laterina, in provincia di Arezzo, in sorveglianza attiva domiciliare, collega della 32enne fiorentina, recatasi nei giorni scorsi a Milano, che era ricoverata nel reparto di malattie infettive dell’ospedale di Ponte a Niccheri e ora “clinicamente guarita” è stata dimessa e si trova in isolamento domiciliare; il settantunenne di Albiano Magra (Aulla, Lunigiana), messosi in autoisolamento domiciliare; il vicino di casa dell’imprenditore fiorentino di 63 anni, ricoverato a Careggi in isolamento nel reparto di malattie infettive; lo studente 26enne norvegese ricoverato a Ponte a Niccheri, che è guarito ed è a casa in isolamento domiciliare; il calciatore 23enne della Pianese (la squadra di Piancastagnaio) in isolamento domiciliare; l’altro calciatore, ricoverato al Policlinico Le Scotte di Siena e il sessantenne, operatore della squadra, ricoverato nello stesso reparto e costantemente monitorato.

Chiuse biblioteche e scuole in 5 comuni in Lunigiana
Per fronteggiare il coronavirus alcuni sindaci della Lunigiana, nella provincia di Massa Carrara, hanno deciso di chiudere non solo le scuole, ma anche le biblioteche e i centri pubblici di aggregazione sociale per una accurata sanificazione.
I sindaci dei Comuni di Aulla, Casola, Fivizzano, Podenzana e Zeri, hanno predisposto ordinanze di sospensione delle attività educative e didattiche in tutte le scuole di ordine e grado, sia pubbliche che private, per il 5 e il 6 marzo “per sanificazione degli ambienti”. Gli stessi sindaci, inoltre, hanno disposto la sanificazione dei locali delle biblioteche comunali e dei centri di socializzazione; è stato imposto lo stesso adempimento a tutte le palestre, impianti e campi sportivi.

Chiuse le scuole a Chiusi
Il sindaco di Chiusi Jury Bettollini, in seguito al caso del 31enne positivo al coronavirus, ha deciso la chiusura della scuola primaria per 15 giorni e la chiusura – ma per quattro giorni – di tutte le altre scuole nel Comune. Secondo l’ordinanza, la chiusura si è resa necessaria “in considerazione della socializzazione che si svolge all’interno della scuola” poiché “risulta difficile circoscrivere i contatti per evitare la diffusione ulteriore del virus”. “Considerato che è in corso l’indagine epidemiologica sui contatti si ritiene opportuno, in via cautelativa a tutela della salute pubblica – conclude il sindaco nella stessa ordinanza – disporre la chiusura anche degli altri plessi per un periodo di quattro giorni salvo eventuali proroghe concordate con le strutture sanitarie”.

 

INFO UTILI
Il numero verde istituito dalla Regione Toscana per fornire indicazioni sui percorsi e le iniziative sul tema del coronavirus è il seguente: 800 556060 (attivo dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 18).
Esiste poi il numero di pubblica utilità: 1500 (attivo 24 ore su 24). Per dichiarare di essere stati in Cina, i numeri da chiamare (attivi dalle 8 alle 20, anche con operatore e interprete cinese) sono questi: Asl Toscana centro (Firenze, Prato, Pistoia, Empoli) 055 5454777; Asl Toscana nord ovest (Pisa, Livorno, Lucca, Massa Carrara, Viareggio) 050 954444; Asl Toscana sud est (Arezzo, Grosseto, Siena) 800 579579.
Per maggiori informazioni, consultare la pagina dedicata al coronavirus sul sito di Regione Toscana all’indirizzo: www.regione.toscana.it/-/coronavirus

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