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A lezione di Costituzione: un protocollo per studiarla nelle scuole della Toscana

Alla vigilia del 25 aprile in Regione è stato firmato un accordo con Anci, università e musei legati alla Resistenza per un programma di studio e approfondimento sulla nostra Carta costituzionale

Ripartire dalla straordinaria Costituzione italiana e dai suoi valori fondanti di antifascismo e libertà per plasmare i cittadini di domani. È questo l’obiettivo del protocollo d’intesa sottoscritto oggi in Regione per portare l’insegnamento della Carta costituzionale italiana sui banchi delle scuole della Toscana, con progetti e iniziative speciali per far sì che i giovani possano conoscerla meglio e approfondire i valori che esprime, dagli ideali di democrazia e solidarietà alle pari opportunità, l’inclusione sociale e il pluralismo culturale.

Una rete di università e istituzioni della Resistenza

Un’intesa firmata non a caso a pochi giorni dal 25 aprile, la festa nazionale della Liberazione dal nazifascismo, che coinvolge diversi enti, dall’Ufficio scolastico regionale all’Anpi, ma anche le università di Pisa e Siena, la Sant’Anna, la Normale, la Scuola Imt di Lucca e l’Università per Stranieri di Siena.

In prima fila per dare il loro contributo nell’insegnamento approfondito della Costituzione anche le istituzioni legate alla Resistenza in Toscana e alla storia anche tragica dell’occupazione tedesca nella nostra regione, come il Parco nazionale della pace di Sant’Anna di Stazzema, che ricorda la strage che il 12 agosto del 1944 costò la vita a 560 innocenti o la Fondazione museo della deportazione e Resistenza di Prato.
Ma anche l’Istituto storico toscano e la rete provinciale degli Istituti storici toscani della Resistenza e dell’età contemporanea, la Domus Mazziniana, l’Anci e Upi Toscana in rappresentanza di Comuni e Province.

“La nostra Costituzione è un breviario giuridico per il cittadino – sottolinea il presidente della Toscana, Eugenio Giani – e ogni cittadino, nessuno escluso, è il protagonista della Carta che a me pare ancora fresca, giovanile, almeno nei principi fondamentali. Gli studenti sono giovani cittadini: quindi ben venga questa importante occasione. La Costituzione ha una genesi in quel che accadde 76 anni il 25 aprile 1945 e noi vogliamo trasmettere alle nuove generazioni il senso della memoria e quei valori, attualizzandoli, su cui la Carta si fonda e con cui l’Italia si affrancò dal precedente periodo”.

Attività didattiche, percorsi speciali e riscoperta dei luoghi della memoria

Grazie all’intesa di oggi sarà realizzato un programma comune per fornire agli studenti e agli insegnanti contenuti di qualità, anche multimediali, e occasioni di studio, ricerca ed approfondimento, ma anche per progettare insieme strumenti didattici e per promuovere attività di scambio e formazione, seminari e conferenze.

Ma non solo: si lavorerà insieme anche per promuovere percorsi a tema di riscoperta dei luoghi della memoria in Toscana e per divulgare i valori su cui si fonda la Costituzione italiana.

“Per difendere e attuare pienamente i valori cardine della nostra Costituzione – sottolinea l’assessore toscana all’istruzione Alessandra Nardini – e gli ideali di libertà, democrazia, solidarietà, pari opportunità, inclusione sociale, pluralismo culturale e rispetto di ogni essere umano in essa contenuti, è fondamentale un’opera ininterrotta di promozione e di conoscenza di questo inestimabile patrimonio civile, a partire dai luoghi in cui costruiamo e proteggiamo il futuro della nostra società: le scuole. Per questo, al centro del protocollo, vi è il coinvolgimento delle studentesse e degli studenti, dei nostri giovani, in percorsi di studio, di riflessione e di approfondimento dei valori costituzionali”.

Per questo l’Anpi metterà a disposizione il proprio patrimonio storico, mentre le università coinvolte realizzeranno programmi, materiali, strumenti didattici e attività ad hoc, la Domus Mazziniana collaborerà alla formazione dei docenti e alla stesura delle attività didattiche, mentre gli istituti storici della Resistenza lavoreranno anche al potenziamento del portale on line Toscana Novecento. Infine il Parco della Pace di Stazzema lancerà un percorso di valorizzazione di una memoria comune toscana, a partire dall’esperienza appunto di Sant’Anna di Stazzema.

 

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