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Cucinelli star di Pitti: al via l’edizione digitale del salone della moda

Si è aperta quest’edizione 99 del salone Pitti Uomo, che si tiene tutta online a causa della pandemia di Covid-19

È stata la sfilata di Brunello Cucinelli ad inaugurare oggi l’edizione 99 di Pitti Uomo Connect, il salone della moda maschile che quest’anno a causa della pandemia è completamente digitale. La presentazione della nuova collezione di Cuccinelli infatti si è tenuta non a Firenze, da Palazzo Vecchio, ma nel Borgo di Solomeo, sede della maison, alla presenza dei vertici di Pitti Immagine, l’ad Raffaello Napoleone e il direttore generale Agostino Poletto. L’evento è stato trasmesso in streaming sulla piattaforma di Pitti.

Nardella: l’esperienza del Covid sia un’opportunità

Collegato in video dal suo studio a Palazzo Vecchio il sindaco Nardella che dopo i ringraziamenti e i saluti di rito ha ricordato comel’esperienza del Covid non va vissuta come una crisi ma come un’opportunità: Firenze in questi mesi ha deciso d’investire le sue energie sull’innovazione tecnologica, sulla transizione digitale per cui è stata consacrata come la prima smart city d’Italia”.

Abbiamo raccolto dall’emergenza l’opportunità sull’innovazione – aggiunge Nardella – è lo stesso percorso che si pone di fronte a Pitti, quello di conquistare il mondo del virtuale, che va di pari passo con l’esperienza fisica, che non tramonterà mai perché abbiamo bisogno di toccare. Da Firenze il nostro sostegno a questa edizione della ripartenza, della rinascita, della rivoluzione digitale”.

Cucinelli: ripartiamo dalla cultura e dalla bellezza

“Abbiamo passato un periodo difficile per il nostro corpo e per la nostra anima – ha dichiarato lo stilista Cucinelli – ma dobbiamo accettare quello che non possiamo cambiare. Voglio trasferire a voi cosa abbiamo imparato. Primo non dobbiamo essere arroganti dopo tutto questo dolore, ma dobbiamo essere più propensi alla gentilezza. C’è poi il tema della provenienza, del non creare danni agli animali, all’umanità, al creato e abbiamo accettato l’idea di riparare, di riutilizzare, di restaurare, che ci darà anche da lavorare. Ora dobbiamo concentrarci sulla nostra Italia, nata non con la politica o con le guerre, ma con la cultura, l’architettura, la bellezza“.

“Noi siamo lo 0,7% della popolazione mondiale ma la settima potenza industriale nel mondo – ha concluso Cucinelli – la seconda per manifattura in Europa, dopo la Germania. Siamo indebitati, ma le nostre famiglie hanno diecimila miliardi di risparmi. Siamo forse il miglior stato di welfare del mondo. Allora possiamo ripartire, con umiltà e coraggio”. 

E a proposito dell’edizione estiva di Pitti che sarà la numero 100, Raffaello Napoleone ha ricordato che sarà fisica e digitale, con tanti eventi all’aperto.

Pitti Uomo continua online su Connect

Intanto Pitti Uomo prosegue online fino al 14 gennaio sulla piattaforma Connect. Domani alle 10.30 sarà la volta di Herno di presentare le sue creazioni: Claudio Marenzi, presidente dell’azienda e di Pitti Immagine, racconterà in diretta dallo showroom di Milano il prossimo A/W 2021-22 per le collezioni Herno e Laminar.
Il 14 gennaio alle 14.30 toccherà a Kiton dall’atelier di Napoli, che apre al pubblico di Pitti. Giovedì 21 gennaio alle 10.30 sarà la volta di Lardini da Filottrano (Marche) con Life in the woods, collezione che invita a cercare un rapporto intimo con la natura

La fiera online ha tre macro aree: classico-contemporaneo, sportswear e outdoor e ricerca. Ci sarà anche C.P.Company che lancerà “C.P.Company Cinquanta”, un progetto volto a celebrare cinque decadi di storia del brand, e uno spazio che ha come protagonista la nuova creatività africana, con i giovani designers selezionati da Ethical Fashion Initiative, il programma dell’International Trade Center, un’agenzia a mandato congiunto con le Nazioni Unite e l’Organizzazione mondiale del commercio, che dal 2013 è impegnata a promuovere la moda africana.
Il 14 gennaio verrà annunciato il vincitore del premio ‘Reda x Sustainable Style’ e Polimoda organizzerà una conversazione con Iris van Herpen, la stilista olandese che ha ridefinito il rapporto tra artigianalità, couture e tecnologia.

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