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Un concorso internazionale per il Franchi: ecco il futuro stadio di Firenze

Presentato il bando per il concorso internazionale che porterà a selezionare il progetto del futuro stadio di Firenze da 40 mila posti e che riqualificherà l’intero quartiere di Campo di Marte: nuovi parcheggi, nuove attività di servizi e commerciali. Un sogno da 190 milioni di euro

Stadio Artemio Franchi, Firenze - © Gimas

Un esperto di urbanistica, uno di architettura del paesaggio e uno con competenze storico-culturali, un esperto di restauro di strutture complesse in cemento armato, uno in gestione degli impianti sportivi e ovviamente non poteva mancare una figura di spicco del mondo del calcio, con molta probabilità della Fiorentina. Solo tra una settimana si sveleranno i nomi, per adesso si sa solo che sono queste le competenze che dovranno possedere i nove (al massimo) membri della commissione cui sarà affidato il compito di scegliere come sarà il futuro stadio Artemio Franchi.

Nardella punta in alto, e dopo l’ok al finanziamento con fondi del Pnrr per la riqualificazione dell’impianto progettato da Nervi, come annunciato, ha predisposto – e tra qualche giorno sarà visibile sulla gazzetta ufficiale europea– e presentato i requisiti del bando del concorso internazionale dal quale uscirà il progetto per il nuovo stadio di Firenze.

Il nuovo stadio avrà una capienza di 40 mila posti, dovrà conservare la struttura generale della tribuna, il tetto e la facciata, dovrà prevedere la copertura di tutti i posti a sedere ma potrà dotarsi di nuove aree per l’hospitality e dovrà essere moderno e sostenibile, avvalendosi di sistemi ad alta efficienza energetica. Nel nuovo stadio inoltre sarà inserito un polo museale aperto al pubblico tutti i giorni dove troveranno collocazione il museo del calcio FIGC, quello della Fiorentina e quello del calcio Storico.

Il nuovo stadio, per un costo complessivo massimo di 137 milioni di euro, avrà una capienza di 40 mila posti. I posti a sedere saranno coperti. Sarà dotato di nuovi parcheggi e di aree per l’hospitality

Saranno otto i progetti selezionati e tra questi sarà scelto quello che disegnerà, oltre al Franchi, anche il nuovo volto dell’intero quartiere di Campo di Marte la cui riqualificazione è parte integrante del masterplan messo a bando.

Un concorso internazionale mai fatto prima, in ballo ci sono 190 milioni di cui 137,5 destinati esclusivamente al Franchi che da ormai da tempo attende di capire la sorte che lo attende e con lui anche i tifosi viola. Sul ruolo che il club della Fiorentina avrà in questa operazione, il sindaco di Firenze non si è sbilanciato: “Mi auguro che il direttore Joe Barone e il presidente Commisso decideranno di far parte di questa operazione, ho registrato in precedenti incontri un concreto interesse al progetto e intendiamo coinvolgere il club in tutto il percorso verso il nuovo stadio”.

E probabilmente del sostegno economico della Viola difficilmente si potrà fare a meno. Le spese per la riqualificazione del Franchi, per un importo massimo di 190 milioni di euro (includendo anche la riqualificazione del quartiere di Campo di Marte) “non graveranno sui conti pubblici”, ha precisato Nardella e saranno coperte in parte grazie a 95 milioni di risorse del Pnrr, in parte tramite il sostegno della Cassa di Risparmio di Firenze e di Intesa San Paolo, ma anche con le entrate che arrivano al Comune dal canone di locazione per l’utilizzo dello stadio stesso (di cui Palazzo Vecchio è proprietario), e dagli ulteriori ricavi che deriveranno dal canone e della gestione dei nuovi spazi commerciali che nasceranno intorno al Franchi in un’area di 15 mila metri quadri di futura realizzazione che sarà destinata a servizi, negozi di piccole e medie dimensioni e a strutture ricettive.

Come sarà il nuovo stadio

Toccherà agli esperti selezionare i requisiti di capacità economico-finanziaria dei vari progetti e poi scegliere quello vincitore. Il bando però, come accennato, fissa dei paletti ai quali i progettisti dovranno attenersi soprattutto nel rispetto del valore storico artistico dello stadio progettato nel 1929 da Pier Luigi Nervi.

Ecco alcuni dei requisiti generali:

La torre Maratona e le due scale disposte agli angoli dovranno essere mantenute mentre potrà essere demolito il parterre. Potrà essere rimosso anche il grande schermo a led, e i riflettori sostituiti con installazioni più moderne. Le nuove curve potranno essere progettate a ridosso del campo sportivo risolvendo così i problemi di visibilità del terreno di gioco che i tifosi lamentano. I progettisti in generale avranno ampio margine per dare sfogo alla propria creatività ma dovranno assolutamente mantenere, valorizzare, al limite rendere più funzionali, i tratti distintivi dell’opera e dello stile di Nervi.

Il motivo è presto detto e mette la parola fine anche alle polemiche circa la scelta del Ministero della Cultura di far rientrare il Franchi nei quattordici progetti ammessi al finanziamento nel Fondo complementare del piano strategico grandi attrattori culturali: i 95 milioni del Governo infatti arriveranno a Firenze se il nuovo masterplan saprà esaltare il valore storico artistico della struttura: “Il finanziamento per il Franchi – ha precisato Nardella – non poteva essere destinato a nessun altro progetto per la città. Riqualificando lo stadio non togliamo soldi per altro tipo di infrastrutture, questi 95 milioni o li utilizzavamo per il Franchi o non li avremmo utilizzati”, sono legati a doppio filo, ovvero, con il patrimonio culturale rappresentato dallo stadio stesso.

Le tempistiche per il nuovo stadio

“L’obiettivo sarebbe averlo pronto per il 2026, quando ricorreranno i cento anni dalla fondazione della Fiorentina, il 29 agosto del 1926”, questa l’asticella temporale che si è prefissata dell’amministrazione comunale.
Intanto i progettisti avranno 80 giorni per presentare le loro proposte ed entro sei mesi sarà svelato il nome e il progetto vincitore cui spetterà un premio da 1,2 milioni di euro.

Oltre allo stadio c’è Campo di Marte

Il nuovo masterplan si inserisce in un complesso piano di riqualificazione dell’intero quartiere. Un quartiere molto attivo che oggi produce da solo quasi 3 miliardi di Pil (2,8 per la precisione) e che guadagnerà, grazie agli interventi sullo stadio e nell’area, in prestigio e in ritorno sul territorio. Si stima, infatti, che gli interventi interni ed esterni allo stadio porteranno oltre 3.500 posti lavori nella zona che si trasformerà un un vero e proprio hub di interesse culturale, sportivo e di business

L’area sarà sottoposta ad un importante ripensamento della viabilità, parte di viale Paoli sarà pedonalizzato, saranno realizzati percorsi pedonali e ciclabili ma soprattutto saranno ampliati i posti auto. In aggiunta a quelli esistenti l’amministrazione comunale si è impegnata a realizzare un parcheggio di circa 3 mila posti in corrispondenza con la fermata della nuova linea della tramvia, la 3.2.2 Libertà-Campo Marte-Rovezzano che collegherà la zona e lo stadio con la zona sud di Firenze, con il centro e con l’aeroporto attraverso l’interscambio con la linea 2.

Nasceranno nuove strutture ricettive che dovranno integrarsi con il tessuto economico di vicinato della zona e sarà data nuova vitalità agli impianti sportivi esistenti che i progettisti del nuovo Franchi dovranno tenere in considerazione nel redigere il masterplan: dovrà essere mantenuto nel suo stato attuale l’impianto della polisportiva l’Affrico, così come il centro sportivo Astori (i campi invece potranno essere rimossi e sostituiti con nuove funzioni). Intoccabile anche lo stadio di baseball, mentre lo skatepark potrà essere ricollocato e integrato meglio nel nuovo sito.

Da venerdì sarà possibile visionare il bando sulla piattaforma dell’Ordine degli Architetti a questo indirizzo web: www.stadionervifirenze.concorrimi.it

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