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“Future Tradizioni” al via la call to action per valorizzare la ricchezza della musica tradizionale

Il progetto ideato dall’Associazione La Scena Muta vuole coinvolgere studiosi, divulgatori, djs, producer e musicisti e addetti ai lavori per iscriversi c’è tempo fino al 27 marzo

Future Tradizioni

Si è aperta lunedì 27 febbraio la “call to action” di respiro nazionale per coinvolgere studiosi, divulgatori, djs, producer e musicisti e addetti ai lavori in un’iniziativa di valorizzazione della musica tradizionale italiana.

“Future Tradizioni” è un progetto collettivo ideato dall’Associazione La Scena Muta e realizzata con i Fondi dell’Otto per Mille della Chiesa Valdese per cercare di raggiungere un obiettivo ambizioso: dare alla musica tradizionale italiana il posto che merita nel panorama delle Musiche dal Mondo, valorizzarla per raggiungere nuovi pubblici oltrepassando i confini nazionali e raggiungere le più importanti fiere del settore, tra cui: Womex, Visa for Music, Atlantic Music Expo e MusicConnect.

Tantissimi i partner dislocati su tutto il territorio italiano, per quello che rappresenta un progetto unico nel suo genere. Tra questi agenzie, una casa discografica e una casa editrice, Festival, spazi e associazioni culturali: Altrosud, Antitapas, Ariano Folk Festival, Blogfoolk, Bucolica Circolo Culturale Agricolo, Carpino In Folk, Florence Folks Festival, Garrincha Go Go, Impact Hub Firenze, Le Bal Rital, Musicastrada Agency, Le Officine, Squilibri Editore, U-Boot, Zero Nove Nove.

Future Tradizioni, foto Massimo Morabito

Come partecipare al progetto “Future Tradizioni”

Sul sito de La Scena Muta i musicisti, producers, dj potranno aderire al progetto compilando l’apposito form entro il 27 marzo. L’iscrizione è gratuita.

I partecipanti al progetto potranno avere accesso ad una selezione di brani dell’Archivio Sonoro (www.archiviosonoro.org) materiale che potrà essere manipolato o utilizzato come riferimento per la creazione di una traccia ex-novo.

In alternativa saranno accettate anche manipolazioni di registrazioni presenti in altri archivi non convenzionati con il progetto e con il benestare dell’archivio scelto.

Saranno inoltre ammesse anche collaborazioni tra un musicista/gruppo musicale e dj/producer atte a reinterpretare un brano di una particolare tradizione regionale o locale.

I brani ultimati dovranno essere consegnati entro e non oltre il 31 maggio 2023.

Tutti i brani pervenuti saranno caricati sulla piattaforma bandcamp legata al progetto e saranno diffusi attraverso i social de La Scena Muta e dei partner progettuali.

15 di questi verranno selezionati dall’etichetta Garrincha Go Go (Garrincha Dischi) e pubblicati sulle principali piattaforme di streaming (worldwide).

Successivamente andranno a formare la compilation di Future Tradizioni per l’anno 2023.

L’agenzia di Booking Musicastrada promuoverà l’iniziativa in diverse forme all’interno delle più rappresentative fiere del settore. Inoltre coordinerà la partecipazione del progetto attraverso talk, live-set & djset all’interno della programmazione di diversi festival tra cui anche quelli partner del progetto.

Inoltre nel mese di aprile si realizzeranno due tavoli di discussione curati da Mimmo Ferraro (Presidente dell’associazione Altrosud e fondatore di Squilibri Editore) e da Ciro De Rosa (giornalista e divulgatore di musiche di tradizione orale e direttore responsabile di Blogfoolk) sul tema dell’innovazione dei processi creativi legati alla musica tradizionale italiana, al contesto geografico e alle relazioni con le differenti culture mediterranee.

Questi incontri verranno realizzati attraverso una piattaforma online per consentire la connessione da varie parti del territorio italiano.

Future Tradizioni foto Archivio Giovanni Cofarelli

 

 

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