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I sentieri di Arianna: cinque itinerari per riscoprire il territorio delle “Burraie”

Dalla chiusura  del lockdown nasce il progetto della giovane escursionista di Santa Brigida che vuole valorizzare il territorio della Val di Sieve tra cimiteri abbandonati, antiche costruzioni, cascate e la valle dell’Inferno

Arianna Lobina è una ragazza toscana di 30 anni che una volta finito il lockdown, stufa di serie tv, pizze e torte da mettere in forno si è allacciata gli scarponcini ha iniziato a camminare e non si è più fermata.

Una fame di aria, natura, boschi covata per mesi e che è sbocciata in una vera e propria passione al punto che Arianna sta studiando per diventare una guida escursionistica riconosciuta e nel frattempo ha aperto una pagina Facebook per far conoscere meglio gli itinerari tra Mugello, Valdisieve e Fiesole.

La molla è stata la domanda che si sentiva sempre ripetere quando raccontava di essere di Santa Brigida (frazione del comune di Pontassieve). “Santa Brigida? E dov’è?” una domanda che ha trovato risposta nel suo progetto online “I sentieri di Arianna”.

“Un giorno durante il lockdown l’anno scorsoci ha raccontato Arianna che in questi giorni è impegnata nella grande traversata dell’isola d’Elba – ero sdraiata sul letto e non sapevo più cosa fare, ero stanca delle serie tv e di cucinare, così mi sono detta apro una pagina Facebook! Io sono archeologa, mi sono laureata proprio prima del lockdown quindi mi sono trovata in una situazione in cui non avevo nulla da fare. Ho da sempre la passione per le passeggiate così ho pensato di fare questa cosa anche per promuovere il mio paese.”

“Quando cammino sto bene, respiro, mi riprendo i miei tempi con il mio passo. – ha aggiunto AriannaMi piace guardarmi intorno e riuscire a riconoscere gli alberi e le piante. Anche per questo sto studiando per diventare guida escursionistica. Ogni tanto abbraccio anche gli alberi.”

Una burraia

I cinque sentieri preferiti di Arianna

Il sentiero delle Burraie si chiama così perchè lungo il percorso ci sono tante piccole “casine” che sono appunto le burraie cioè quelle strutture dove veniva fatto il burro fino agli anni ’40 del ‘900. Dentro ci sono le vasche dove finisce l’acqua della sorgente che permettevano di mantenere il latte al fresco. Quando risaliva la crema veniva tolta, messa nelle zangole, battuta e così si faceva il burro. Il percorso è di 16 chilometri con 900 metri di dislivello, con paesaggi bellissimi, si parte da Santa Brigida.

Quello della “valle dell’Inferno” è un sentiero che porta ad Aceraia dove in cima c’è un paesaggio molto particolare, sembra di essere su Marte. La valle è chiamata così fin dall’800.

Molto bello è il sentiero dei cimiteri abbandonati che passa da Monte Fiesole nella Val di Sieve, sopra Pontassieve e poi scende a Pievecchia.

Il sentiero della Cascata dell’Argomenna in realtà non è segnato. C’è un vecchio sentiero che porta lì, però non è più gestito dal Cai e ci si arriva solo con la trama GPS. E’ una cascata alta venti metri e quando c’è acqua è veramente molto bella. Per arrivarci bisogna scendere con delle corde quindi non è adatto a tutti.

Bellissimo è il Cammino delle Foreste Sacre. Si parte dal Lago di Ponte in Emilia Romagna e arriva fino alla Verna.

 

 

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