Cultura/

Il Teatro Studio Krypton “regala” due opere pensate per la rete in tempo di pandemia

Giancarlo Cauteruccio pubblica sul web per avvicinarsi ai suoi spettatori “Fame VR” e “Nel canto della balena bianca”

Giancarlo Cauteruccio

Dal “Laboratorio per il riconoscimento del limite umano“, il progetto realizzato da Teatro Studio Krypton con il contributo di Regione Toscana nell’ambito di Toscanaincontemporanea2020 con il Centro Pecci di Prato, scaturiscono due opere video dal titolo “Nel canto della balena bianca” e “Fame VR”, per rispondere con la letteratura e la memoria creativa a questo momento difficile per la compagnia ed il suo pubblico. I video saranno disponibili su YouTube e pubblicati sui social e sul sito di Krypton.

Le sperimentazioni attuate nella creazione di questi lavori disegnano una linea di continuita ‘nella scelta della compagnia di perseguire, fin dagli esordi , l’applicazione dei nuovi linguaggi ed in particolare delle nuove tecnologie alle arti sceniche. L’uso dello streaming e delle produzioni video risponde ormai ad una esigenza diffusa nella performing art e nell’arte in generale, obbligata da una pandemia, vero e proprio evento epocale, che ci fa riconsiderare le modalità dell’offerta culturale e che induce grandi ripensamenti sul futuro e sul nostro modo di “essere al mondo.”

“Nel canto della balena bianca” ispirato al libro capolavoro Moby Dick di Herman Melville è diretto e interpretato da Giancarlo Cauteruccio, una performance di visual teatro girata in modalità HD nella splendida cripta della ex Chiesa di San Pancrazio.

“Fame VR” è un video ripreso a 360 in un luogo nato per mettere in relazione il teatro ed il cibo. Attraverso questo esperimento lo spettatore ha la possibilità di vivere una particolare esperienza percettiva. Il lavoro è stato concepito nei giorni del primo lockdown quando Giancarlo Cauteruccio, come tutti , ha cercato di sublimare e fuggire la paura della pandemia e lo straniamento dell’isolamento cucinando e mangiando.

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