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Vino digitale e alveari in sharing: come la tecnologia cambia il food

Il cibo e la sua evoluzione tech all’interno della grande manifestazione in programma a Pisa dal 6 al 9 ottobre. Contest tra ristoranti e la presentazione delle ultime novità: dalle app per le cene in compagnia alle soluzioni innovative per questioni a sfondo etico e sociale

Coltivazioni più sostenibili e rispettose dell’ambiente grazie all’agricoltura di precisione, miele proveniente da un alveare gestito in sharing con la comunità, vino certificato con NFT e una app per rendere le cene più vivaci. A Pisa, all’Internet Festival 2022 in programma dal 6 al 9 ottobre, si parlerà anche di come cambia il cibo e la food economy, sempre seguendo il filo conduttore di questa edizione: l’imperfezione.

Gli appuntamenti in programma

Eventi e approfondimenti che indagheranno sulla trasformazione digitale in atto, a partire dall’agribusiness. Venerdì 7 ottobre (ore 11.30) la Scuola Normale Superiore di Pisa ospita il talk “Precision Farming e sostenibilità dell’agricoltura: la gestione dei dati a supporto delle decisioni”, a cura di Regione Toscana (Direzione Agricoltura e Sviluppo Rurale), Ente Terre Regionali Toscana, Agenzia Regionale Toscana per le Erogazioni in Agricoltura (ARTEA).

Sabato 8 si parla di “Sostenibilità nel settore agrifood. Cibo, moda ed economia sostenibile tra diritto ed innovazione” (ore 15) al Royal Victoria Hotel. Tra gli interventi attesi quello di Carmine Falanga, ideatore del progetto di economia carceraria circolare Fuga di sapori, nato nel carcere di Alessandria, volto a creare lavoro per i detenuti e dare vita a nuove collaborazioni con altre realtà carcerarie in Italia. Sempre sabato 8 (ore 16.30) si prosegue sull’onda del “Vino digitale. Quando la normativa incontra la tecnologia in difesa dei prodotti di qualità”, insieme agli esperti di Valoritalia (il maggiore Organismo di Certificazione in Italia in ambito vino) e l’Osservatorio del Diritto Agroalimentare e Vitivinicolo.

Tecnologia come ponte tra culture diverse, ne parla domenica 9 ottobre, tra gli altri, Caroline Caporossi, italoamericana che insieme ad altre tre donne ha aperto a Modena un ristorante-impresa sociale: Roots, progetto autosufficiente che rende autonome le donne migranti e propone una cucina internazionale. Così come il digitale può aiutare a risolvere i dilemmi etici e legali che ruotano intorno al cibo vegan: se ne discute domenica alle ore 15 al Royal Victoria Hotel, insieme all’avvocato ed esperta di alimentazione cruelty free Cristina Simeone.

Sempre in tema di benessere animale, alle ore 16.30, Niccolò Calandri presenta 3Bee, startup italiana che si batte per proteggere le api attraverso la tecnologia, sviluppando tra gli altri il progetto “Adotta un alveare” grazie al quale, con una spesa minima, è possibile adottare un alveare, scegliendo fra più 150 apicoltori italiani e, tramite smartphone o pc, seguirne sviluppo e crescita con la possibilità di ricevere a casa fino a un chilo di miele. All’incontro prenderà parte anche Animal Equality. Chiude il programma dei talk, domenica alle ore 18, sempre al Royal Victoria Hotel, “Chilometro zero e filiera corta. Quando le buone pratiche anticipano le leggi”, con tanti casi concreti di best practice in ambito di consumi.

Gli eventi

Nelle serate di venerdì e sabato sarà possibile sperimentare sulla propria pelle il legame tra tech e food. Venerdì 7 alle ore 19.30 andrà in scena (Im)perfetti a tavola, con la partecipazione di La Cenetta e Babaco, un appuntamento dove scoprire come la tecnologia trasforma l’imperfezione in una scelta vincente: ad esempio attraverso le app che fanno incontrare a cena chi aveva in agenda un pasto in solitudine o le piattaforme che permettono di mettere in rete e valorizzare l’invenduto e lo scartato di frutta e verdura.

Sabato 8, sempre alle ore 19.30, sarà invece possibile prendere parte a un esperimento collettivo di multisensorialità eno-musicale, per capire come il corpo (con tutti e cinque i sensi) risponde al vino in abbinamento alla musica. A cura di CantinaJazz, realtà che da anni lavora sull’accostamento di note musicali e degustative. Si tratta di un vero e proprio esperimento, con tanto di sensori, con la partecipazione di Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agroambientali dell’Università di Pisa, Istituto di Fisiologia Clinica CNR.

Il contest: “il gusto dell’imperfezione”

Per tutta la settimana del festival, da lunedì 3 a sabato 8 ottobre, anche i ristoranti di Pisa entrano “in gioco” attraverso il contest ideato da Confesercenti Toscana Nord sulla falsariga del tema portante: “Il gusto dell’imperfezione”. Cinque i ristoranti che parteciperanno a questa edizione zero dell’iniziativa: Anita Osteria, Casa mia, La Sosta dei Cavalieri, La Buca, Il Quore. Sia a pranzo che a cena, ciascun ristorante proporrà una entrée ispirata a un piatto della tradizione che però nasconde un ingrediente segreto: chi individuerà “l’intruso” potrà partecipare a un contest inviando un selfie e la soluzione a un numero Whatsapp dedicato. Cinque premi in palio, da buoni sconto a pacchetti vacanze fino a ceste gourmet.

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