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L’85° edizione della Mostra dell’Artigianato sbarca on line con “Emporio Mida”

Dal 24 aprile al 2 maggio in programma un caleidoscopio di eventi online, un affascinante e inedito tour virtuale sui sentieri dell’artigianato del futuro

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L’edizione 2021 della tradizionale Mostra Internazionale dell’Artigianato di Firenze si sposta in digitale, e si terrà dal 24 aprile al 2 maggio su Emporio Mida, la vetrina online lanciata da Firenze Fiera nel giugno 2020 con l’obiettivo di sostenere tutto l’anno le eccellenze dell’artigianato italiano e internazionale, favorendo l‘incontro ‘virtuale’ fra espositori, visitatori e buyer.

Il ritorno alla fiera fisica, nei padiglioni espositivi e nelle sale monumentali della Fortezza da Basso, afferma Firenze Fiera in una nota, avverrà dal 23 aprile al 1 maggio 2022.

L’ammissione gratuita, è riservata a tutti gli espositori già presenti alle ultime due edizioni della mostra e ai nuovi artigiani selezionati mediante candidatura dal sito www.mostrartigianato.it.

Il pubblico potrà registrarsi sul sito della mostra e partecipare agli eventi online: incontri e convegni, mostre 4.0, visite guidate virtuali al ‘fortilizio mediceo’ della Fortezza a cura di Muse e eventi di approfondimento e intrattenimento in collaborazione con alcune delle principali istituzioni culturali del territorio.

Emporio Mida presenterà inoltre il progetto ‘Performance in bottega’ che prevede la realizzazione di performance artistiche all’interno di altrettanti laboratori artigiani in città e nei comuni limitrofi. L’obiettivo è quello di creare una connessione esclusiva fra il mondo dell’artigianato e quello dello spettacolo e della musica, due settori fortemente colpiti dalla crisi economica.

Fra le tante iniziative on line, acquista un valore culturale l’omaggio a due grandi artigiani fiorentini e storici espositori della mostra: Felice Botta, sensibile creatore di originali sculture in legno povero e materiali di recupero (come la facciata di Santo Spirito riprodotta in ogni foggia e colore, come pegno d’amore per la sua città dove era nato nel 1931) e Andrea Fedeli, terza generazione di una famiglia di restauratori, conosciuto in tutto il mondo per le sue importanti opere di restauro, tutela e valorizzazione di beni storico-artistici..    

Da non perdere anche l’iniziativa curata da Jean Blancheart, dedicata a Philippe Daverio, storico dell’arte, saggista, divulgatore televisivo e fino alla sua scomparsa, nel settembre scorso, direttore scientifico della rivista Art & Dossier, da sempre sostenitore dell’importanza di un progetto culturale di educazione alla bellezza e all’unicità dell’artigianato artistico italiano come antidoto alla globalizzazione del terzo millennio.

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